Che fare in vista del referendum costituzionale?

Deliberazione di indirizzo del Consiglio nazionale di P101

– Dare vita a Comitati Popolari per il NO
– PER UN’ASSEMBLEA NAZIONALE AUTOCONVOCATA

Ci sono momenti, nella vita dei popoli, di importanza storica. Quello che il popolo italiano ha davanti è uno di questi. Un Parlamento di servi illegalmente eletto, pressato da un governo colluso coi poteri forti, ha approvato modifiche brutali della Costituzione per fondare un regime di dittatura oligarchica in cui un partito votato da una minoranza dei cittadini, per nome e per conto delle grandi cricche capitaliste sovranazionali, avrà tutte le leve del potere. Questo furto di sovranità non avviene per caso o solo in Italia: la tendenza al dispotismo delle classi dominanti è globale poiché il neoliberismo è incompatibile con la democrazia.
Ma non è detta l’ultima parola.

In autunno si svolgerà un referendum con il quale gli italiani potranno respingere il colpo di Stato, dimostrando che sono cittadini e non vogliono diventare sudditi.

Il NO può e deve vincere. Renzi sa infatti di non disporre della maggioranza. Per questo i poteri forti che lo sostengono ricorreranno ad ogni mezzo per evitare la loro disfatta. Dispongono di tutti i media che contano e condurranno una campagna per il SÌ senza esclusione di colpi, tra i quali la paura.

La Confindustria ha già iniziato il cannoneggiamento, spaventando gli italiani che se vincesse il NO sarebbe la “catastrofe” — come se milioni di italiani non avessero già sperimentato sulla propria pelle il cataclisma della crisi economica, accentuato dalle politiche austeritarie e neoliberiste dei governi.

Come accadde nel 2011 quando si trattò di portare al potere il Quisling Mario Monti, per evitare la sconfitta dei gangster al governo, con qualche atto di sabotaggio deliberato, interverranno gli eurocrati e gli sciacalli della grande finanza bancaria e speculativa.

Il NO potrà vincere se e solo se le minoranze già consapevoli della grande posta in palio, si organizzeranno in Comitati Popolari per il NO. Comitati che dovranno sorgere in ogni città, in ogni paese, in ogni zona metropolitana. Comitati di base che dovranno essere inclusivi, plurali, luoghi di partecipazione e di attivazione civica. Unica discriminante: la difesa della Costituzione democratica e antifascista.

La battaglia non va delegata a partiti che, o sono stati collusi con Renzi, o che si aggrappano alla sua sottana per mendicare qualche rattoppo che li tenga in gioco.

Dovremo, in vista del Referendum, presidiare piazze e strade, informare capillarmente i cittadini, chiamarli all’impegno. Dovremo farci capire e parlare chiaro. Dovremo dire che se vincerà il NO Renzi ed il suo governo debbono andare a casa, andando quindi al voto con un sistema proporzionale non truccato. Dovremo infine dire chiaro e tondo che la Costituzione è inconciliabile con i Trattati europei, che la “riforma” di Renzi è funzionale a tenere il Paese sotto il tallone dell’eurocrazia, in una situazione di sovranità limitata.

Per questo chiamiamo chiunque abbia compreso la gravità del momento ad attivarsi, militando nei Comitati per il NO già esistenti, o fondandoli dove non esistono.

Per questo proponiamo, a tutti coloro che condividono queste idee, a fare rete, ed a ritrovarsi in un’ASSEMBLEA NAZIONALE AUTOCONVOCATA da svolgersi sabato 8 ottobre a Firenze.

Consiglio nazionale di P101

da Programma 101