Ce lo dice la repubblica.it di oggi «Si chiamerà “Articolo 1 – Movimento democratici e progressisti” la nuova formazione politica lanciata stamattiba dagli ex Pd Roberto Speranza ed Enrico Rossi e dall’ex Sinistra Italiana Arturo Scotto a Roma.
L’articolo 1 della Costituzione “è il nostro simbolo, la nostra ragione” ha detto Speranza. “Queste parole straordinarie sono ancora una incompiuta. Il nostro primo punto nell’agenda di governo è dare risposta a questo dramma sociale. I giovani innanzitutto”».
Per convincersi che il nuovo partito è una schifezza sarebbe sufficiente stare ai curricola dei fondatori. Noi, forse masochisti, siamo andati tuttavia a leggere il manifesto di (pseudo)Articolo1.
E che ne viene fuori? Forse che Renzi è il nemico? Forse che è il neoliberismo che ha portato il Paese al collasso? Forse che i Bersani ed i D’Alema fanno qualche cenno d’autocritica per essere stati i corifei dei governi (non solo Monti) che hanno massacrato il popolo lavoratore?
Niente di tutto questo! Il nemico numero uno sono “i populisti”, ovvero le forze che a vario titolo rappresentano l’opposizione al regime oligarchico — essenzialmente M5S, Lega salviniana, la sinistra no-euro. Lo scopo? Riconciliare il popolo con le élite oligarchiche, riappacificarlo con l’Unione europea, ricostruire il centro-sinistra.
I sondaggi danno questi sciagurati tra l’8 ed il 10%. Vedremo, vedremo…
Cosa ci faranno con questi voti non lo hanno nascosto: essi, per l’intanto, agiranno come i più fidi paladini del governo Gentiloni poi, in vista delle elezioni, saranno alleati del PD, anche con Renzi al comando (ça va sans dire), quindi in prima linea per difendere il regime.
Il manifesto è distillato chimico di retorica sinistroide. Non poteva mancare il grido d’allarme contro il fascismo in arrivo.
Ci sono venute in mente le sarcastiche parole di Amedeo Bordiga, che dopo la guerra affermò: “Il lascito peggiore che ci ha consegnato il fascismo è… l’antifascismo”.
Questi signori non solo non ci difenderanno dal fascismo — ve li immaginate i Bersani e gli Speranza col fucile in mano? — sono invece proprio loro, con le loro politiche antipopolari dipinte di rosso, che faranno da apripista al fascismo (semmai dovesse rialzare la testa).
da sollevAzione