«Il documento su ALITALIA che qui sotto presentiamo in anteprima è di straordinaria importanza per chi voglia capire come stanno davvero le cose. Un’analisi e proposte preziose che danno ragione della resistenza dei lavoratori, smentendo il governo e dando una lezione ai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari».

Sul quotidiano LA STAMPA del 23 maggio, il commissario Enrico Laghi evita furbescamente di dare risposte chiare ed esaustive al giornalista che gli chiede come coi suoi compagni di merende (in conflitto di interessi) intenda “salvare” Alitalia.

La sua parola d’ordine è “riduzione dei costi” e, tra questi, nuovi licenziamenti, anzitutto del personale di terra.

Resta insomma dentro la cornice di ferro del “Piano” coraggiosamente (e sonoramente) bocciato dai lavoratori, tenendo fermo l’obbiettivo assegnatogli dal governicchio Gentiloni-Del Rio: cura dimagrante per (s)vendere al miglior offerente Alitalia, chiunque esso sia. Ne è riprova che i tre commissari abbiano affidato alla Rothschild il ruolo di advisor finanziario per la vendita di Alitalia.

Laghi e i sui compari si comportano così come liquidatori: nessuna intenzione di far rinascere la compagnia di bandiera, ciò che implica non tagli al personale bensì, al contrario, un forte e credibile piano di investimenti.

=> Pagina di Solidarietà coi lavoratori Alitalia, fatela conoscere!

Non è con questi tre signori che occorre prendersela ma con il governo, affinché cambi direzione.
Il governo non solo può ma deve! dare incarico ad un comitato di tecnici e manager competenti, che abbiano cioè mostrato una comprovata conoscenza ed esperienza del settore del trasporto aereo, non solo di svelare le ragioni del dissesto finanziario di Alitalia, ma come risanarla e rilanciarla, affinché diventi di nuovo una grande compagnia di bandiera.

Abbiamo mostrato (QUI) che lo Stato ha le risorse per essere, non Pantalone, ma garante di prima istanza di questo rilancio. Dimostreremo che è anche un grosso affare.

L’ipotesi primaria resta dunque quella della nazionalizzazione.
Esistono certo delle subordinate in fatto di assetti societari in cui lo Stato sia comunque protagonista responsabile, quello che va escluso è insistere nel consegnare Alitalia a privati, peggio che mai stranieri (peggio del peggio compagnie Low Cost).

Presentiamo ai lettori un PIANO DETTAGLIATO PER LA RINASCITA DI ALITALIA.
E’ STATO ELABORATO DA UN GRUPPO DI TECNICI AMICI DI ALITALIA E DELLE SUE MAESTRANZE.

Questo Piano, dopo un’analisi comparata dei bilanci Alitalia e dei clamorosi errori di gestione (come si vedrà non si escludono maneggi di altra natura) indica delle soluzioni concrete per il rilancio della compagnia di bandiera, senza tagli all’occupazione. Come si capirà leggendo questo gruppo di tecnici non sposa la proposta della nazionalizzazione. Ritiene anzi che con l’adozione di un efficace piano industriale, e senza aiuti di Stato, Alitalia sia a quel punto appetibile a cordate private.

Al netto di questa differenza politica il documento che presentiamo qui sotto è di straordinaria importanza per chi voglia capire come stanno davvero le cose. Un’analisi e proposte preziose che danno ragione della resistenza dei lavoratori, smentendo il governo e dando una lezione ai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.
Buona e attenta lettura…

PIANO PER LA RINASCITA DI ALITALIA