Comunicato politico n.1-2018
Movimento Popolare di Liberazione (Programma 101)

Grazie ad una legge elettorale truffaldina quelli che comandano davvero (l’esigua minoranza di miliardari e speculatori dell’alta finanza) spera di rimettere al governo i propri fantocci politici liberisti, di centro-destra e centro-sinistra. Ove questi fantocci non ottengano i numeri per governare chiederanno aiuto al Movimento 5 Stelle. Di Maio, tradite le proprie radici e approdato nel campo liberista, sembra pronto a fare da ruota di scorta del sistema (speriamo che il popolo cinque stelle impedisca questa eventualità).

Si vada o no ad elezioni anticipate, chi sta sopra vorrà imporre nuovamente un governo gradito all’Euro-Germania e alla speculazione finanziaria, poco importa, a lor signori, se sarà privo di legittimità democratica. Peggio: la minaccia che incombe sul Paese è che esso venga commissariato dalla Trojka (Commissione europea, Bce e Fmi) per imporre al popolo una cura da cavallo peggio di quella che venne attuata dal governo Monti.

Ma questo nessuno (nessuno) ve lo dice. Tutti (tutti) mentono promettendo mari e monti mentre non c’è futuro per il nostro Paese nella gabbia euro-tedesca. Non c’è infatti chi dica la verità.

Se l’Italia non uscirà dalla gabbia dell’Unione e dell’euro; se non si difenderà dalla globalizzazione selvaggia; se non riprenderà il controllo delle leve di politica economica; se non conquisterà la sovranità nazionale e l’indipendenza; non solo per il popolo lavoratore saranno lacrime e sangue, democrazia e libertà saranno seppellite, e forte sarà il rischio che la nazione si spacchi in due, col Nord che diventerà un protettorato tedesco ed il Mezzogiorno in mano al capitalismo mafioso.

Abbiamo tentato di costruire una lista elettorale dell’Italia Ribelle e Sovrana, una lista che dicesse queste cose, che suonasse l’allarme. Non ce l’abbiamo fatta.

Coscienti che dal prossimo Parlamento non verrà nulla di buono, che la sola speranza è nel risveglio e nella sollevazione popolare, continueremo la battaglia per costruire un fronte ampio, patriottico e costituzionale, che raggruppi le forze sane e non corrotte di questo Paese. Ma affinché questo fronte prenda forma dobbiamo rafforzare la nostra Organizzazione. Senza il lievito non si fa il pane, senza fondamenta non si costruisce un edificio solido.

Riguardo alle elezioni del 4 marzo, non essendoci una lista dell’Italia Ribelle e Sovrana, diciamo anzitutto per chi non voteremo.

Non voteremo per le due coalizioni sistemiche di centro-destra e centro-sinistra, per nessuno dei loro partiti tutti di fede liberista. Non voteremo per D’Alema, Bersani e compagnia, che quand’erano al governo han fatto al Paese ed al popolo più danni di Berlusconi e Renzi. Questa volta non voteremo nemmeno per il Movimento 5 Stelle, diventato un salvagente dei poteri forti. Non voteremo per nessuno dei candidati di queste liste, nemmeno per quelli più “rispettabili”, messi lì apposta come specchietti per le allodole. Non voteremo per Casa Pound e le liste di estrema destra, perché sono agli antipodi dei nostri ideali di eguaglianza, di fratellanza, di libertà.

Sappiamo che non sarà con queste elezioni truccate che verrà la svolta che serve al Paese, tuttavia l’auspicio, come accadde col referendum del dicembre 2016, è che il 4 marzo sia un giorno infausto per tutti i nemici del popolo.

Roma, 5 febbraio 2018

da Programma 101