Un lavoro da sbirri

DOSSIERAGGIO INFAME

Ci aveva pensato già Moreno Pasquinelli su questo blog a mettere in chiaro che quella del rossobrunismo, oltre ad essere « una insidiosa volgarizzazione politica», era «uno spauracchio costruito ad arte da ben identificati settori dell’intellighentia italiana (in combutta con l’intelligence atlantista)», allo scopo di «isolare quei movimenti rivoluzionari di sinistra che essi ritenevano pericolosi».

Il fatto che la gran parte delle vittime della psicosi del rossobunismo si trovino a sinistra,  per la precisione negli ambiti della “sinistra radicale, trattiene il Pasquinelli (che da quel mondo viene) dal dirla tutta.

Mi chiedo: a sinistra sono tutti allocchi? Non ci credo. Credo, al contrario, che chi ispira e alimenta la psicosi del rossubrunismo sia sul libro paga di qualche settore dei servizi segreti atlantisti preposti alla intossicazione (degli allocchi) e al depistaggio strategico.

Questo sospetto mi è venuto leggendo la pagina del Gruppo Facebook “COMUNISTI SI, FASCIOLEGHISTI, ROSSOBRUNI E CONFUSI NO” animato da tal Rolando Dubini. Non so se sia uno che sicofante c’è o ci fa. Mi dicono che si tratta di un pittoresco avvocato “comunista” milanese — guardate (è il tipo a destra nella foto) come ama agghindarsi —, promotore seriale di iniziative in difesa del Donbass (difesa sacrosanta, ma Dubini sa benissimo che ciò facendo si trova in compagnia del 90% dei fascisti italiani ed europei).

Ebbene, questo gruppo di psicotici non ha trovato di meglio che fare opera di informazione, dossieraggio e killeraggio sul … rossobrunismo. Sono rimasto basito nel leggere quanto scrive questo  Dubini.
«Il Rossobrunismo, rettamente inteso, non è un anatema ma un fatto politico inconfutabile descritto con efficacia da Valerio Evangelisti, Claudia Cernigoi, Saverio Ferrari. Peraltro usato a volte a sproposito da difensori della Unione Europea, della Nato o di Trotsky contro alcuni loro avversari politici. Questo gruppo antifascista, antimperialista, antirazzista ed ispirato ai valori del socialismo marxista vuole lanciare l’allarme su di una generazione di fascisti che mimetizzano con grande abilità i loro valori reazionari sotto una patina antimperialista, e socialista (ma nazionalista e xenofoba, quindi nazionalsocialisti). Dio, Nazione, Famiglia, sono in realtà i valori fascisti di fondo che li muovono, nonché un malcelato razzismo e una volontà di discriminazione delle minoranze etniche e sessuali e di chi non è cristiano, un disprezzo sistematico per le organizzazioni tradizionali del movimento operaio e dei Partigiani, e una valorizzazione di pensatori reazionari e fascisti, in ogni paese del mondo. Ad esempio il loro ideologo Fusaro ama Julius Evola, un altro ideologo come Borgognone adora Dugin, un misconosciuto personaggio che si autodefinisce “fascista rosso”. Operano con continuità su internet, e sono collegati a livello internazionale. Non di rado comunque frequentano sedi e organizzano iniziative con i fascisti più tradizionalisti e beceri tipo Forza Nuova e Casapound. Usano una miriade di sigle, tutte da scovare e decifrare. ROSSOBRUNI sono coloro che usano argomentazioni apparentemente sociali e antimperialiste per portare avanti in realtà posizioni xenofobe e razziste mascherate, e dicono che il fascismo non esiste più e l’antifascismo è inutile. il loro padre spirituale è Bombacci. Claudia Cernigoi e Valerio Evangelisti hanno scritto ottimi saggi. Fusaro è il loro teorico. Sono fascisti camuffati. Avversano buonisti, sinistrati, riprendendo la propaganda fascista contro il pietismo».

Fosse per queste perle  — un concentrato di analfabetismo politico e  di scemenze teoriche — sarebbe da lasciar perdere come questione neouropsichiatrica.

Perché (invece) sospetto che ci sia del marcio in Danimarca? Perché dubito che si tratti solo di psicotici disonesti? Perché questi sicofanti, si sono presi la briga, allo scopo di sostenere le loro calunnie, di lavorare alacremente ed alla fine stendere un elenco (rigorosamente in ordine alfabetico) dettagliato di gruppi, movimenti e associazioni che secondo loro sarebbero rossobrunisti.

Una perfida lista-paccottiglia talmente sterminata — nella quale ficcano diabolicamente, in mezzo alla merda, questo blog e l’organizzazione che lo anima (oltre al Campo Antimperialista, ndr) — che un lettore che non abbia contezza di chi c’è dietro e del per chi lavora, potrebbe pensare che l’Italia sia infestata davvero da uno sciame di rossobruni.

Leggere per credere.

«Lista pagine Facebook e siti di propaganda “rosso” bruna (ovvero nazional-identitari variamente camuffati da ” comunisti”, “stalinisti”, “socialisti nazionali”, “sinistra nazionale” che usano la geopolitica contro i diritti civili e umani, a partire da quelli dei migranti e propongono un socialismo da camicie brune). Lista inizialmente compilata dal Compagno Davide. Patria del ribelle non è rossobruna, ma uno dei loro leader Andrea “Perno” Salutari nega sbagliando di brutto il problema del rossobrunismo. Nella lista di Davide c’era anche l’Antidiplomatico che avevo rimosso perche’ pensavo non fosse rossobruno. Ma dopo aver visto non solo i post di Omar Minniti ma anche altri contro i migranti e il presidente INPS Boeri, entra nella lista a pieno titolo. Pecora Rossa non sembrava un blog rossobruno, ma ha pubblicato un articolo fascistoide contro lo ius soli.

Aggiungerei Riscossa Italiana, che ha inglobato purtroppo anche chi rossobruno non è.
Alessandracolla (sito personale antispecista, ma non antifascista…)
All’Insegna del Veltro,
Anteo Edizioni,
Arianna Editrice,
Aurora – Sito d’informazione Internationalista (sic!),
Autonomi Nazionalisti,
Azione Culturale,
Britney National Party (semisatirico, ma veicolante il neofascismo “rosso”-bruno),
Campo Antimperialista,
Come Don Chisciotte (si veda https://comedonchisciotte.org/ius-soli-e-il-rischio-sudafrica/ contro lo ius soli)
Comitato centrale per la difesa dell’ortodossia,
Comunismo e Comunità,
Dare contro a S&P senza cognizione di causa (satira apologetica di Stato e Potenza). Di sinistra e antirazzista ma contro l’invasione straniera.
Eurasia – Rivista di Studi Geopolitici,
Fronte del Popolo (xenofobi, e riciclati di Azione Identitaria sotto mentite spoglie),
Fronte Europeo per la Siria,
Fronte Sovranista Italiano (ex Associazione Riconquistare la Sovranità),
Giano Bifronte,
Gioventù Comunista Italiana (pagina Facebook),
Giù le mani dalla Corea Socialista (da non confondere con Giù le mani dalla Corea del Nord, gruppo antirossobruno),
Il Brigante,
Il Male necessario,
Il Mondo Nuovo,
Il Resto del Siclo,
Il Ribelle,
Il RossoBruno,
Il Sofista,
Iperbole,
La Daga d’inchiostro,
L’Antidiplomatico,
La Via Culturale (ex La Via culturale al Socialismo),
Linkiesta,
L’Olandese Volante,
Lo Zio di Christian De Sica,
Nazional-Anarchismo,
Nazione Eurasia,
Nemici del sistema,
Non ci sono uomini di destra o di sinistra, c’è il Sistema e i suoi nemici,
Oltre la Linea,
Orion Libri,
Orion Rivista,
Palaestina Felix,
Pastorizia e Perestrojka,
Pantheon,
Patria – Bollettino socialista,
Pauper Class,
Premio Goebbels per la disinformazione,
Programma 101,
Resistenza Nazionale,
Resistere, Resistere, Resistere – Zarcoweb,
Repubblica Araba di Siria,
Rinascita – Quotidiano di Sinistra Nazionale,
Rossobruno,
Saveryø Tœmmasy (satira da destra sul giornalista Saverio Tommasi),
Scintilla Rossa (da non confondersi con i compagni di scintillarossa ), di Roberto Valle piano da Ventimiglia,
Sito Aurora,
Socialismo e Liberazione,
Socialismo Nazionale,
Socialismo Patriottico – Stato e Potenza,
Sollevazione – Movimento Popolare di Liberazione».

Quel che mi viene in mente, oltre a consigliare alle vittime della satanizzazione di passare alle carte bollate, è una massima che mi era rimasta impressa ed avevo letta proprio su questo blog: “Tagliate le teste ai vostri nemici, ma non per avere nemici senza teste, solo per scoprire quanto esse siano vuote”. Poi, sapete com’è, per essere confermate, tutte le regole hanno l’eccezione. Ci sono casi che le teste vanno tagliate davvero…

da sollevAzione