Oggi Salvini ci propone un sistema elettorale più truffaldino e antidemocratico di quello che voleva Renzi
Tutti ci ricordiamo Matteo Salvini che in occasione del referendum costituzionale del dicembre 2016 tuonava contro la “riforma” renziana, tra cui l’Italicum — la legge elettorale che prevedendo un secondo turno di ballottaggio tra le prime due liste, avrebbe assegnato la vittoria a quella che avesse preso un voto in più.
L’opposizione della Lega al tentativo di Renzi era una grande presa per il culo.
Ieri Salvini ha infatti ribadito che è disposto a sostenere un “governo a tempo” che faccia “poche cose” tra cui una nuova legge elettorale per cui «Chi prende un voto in più domenica il lunedì governa». Quattro giorni fa in un comizietto ha precisato che lui ama il sistema che si usa alle elezioni regionali.
Su questo voltafaccia, sulla disponibilità a metter sù un governicchio pur di evitare elezioni subito — e che questo si spieghi col patto sporco che tiene legato Salvini al cadavere di Berlusconi — ha già detto tutto Leonardo Mazzei.
Il meccanismo elettorale che propone Salvini va respinto, come antidemocratico e anticostituzionale. L’Italicum venne infatti respinto perché, portando al ballottaggio due minoranze, per ciò stesso sarebbe stato lesivo del principio che il governo spetta a chi rappresenta la maggioranza degli elettori. Il meccanismo delle regionali che piace a Salvini (chi piglia un voto in più vince) è spaventosamente peggiore perché implica uno scandaloso premio di maggioranza — in diverse regioni è al governo chi ha preso meno del 30% dei voti.
Col sistema proposto da Salvini — che non a caso è quello preferito dai poteri forti — avremmo il predominio di una minoranza, la fine del regime costituzionale.
Il 24 febbraio scorso, a Milano, da scaltro commediante, il leghista, davanti ad una piazza salmodiante, mettendo in scena un pittoresco rito collettivo, fece un duplice giuramento:
«Giuro di servirvi con onestà e coraggio, di seguire la Costituzione e gli insegnamenti del sacro Vangelo».
Per questo dico che Salvini è un fariseo*, anzi un fariseo raddoppiato, un politicante traditore, che mentre giura sulla Costituzione ed il Vangelo imbroglia chi lo segue perché oltraggia entrambi.
*FARISEO, fig. Uomo falso, ipocrita, che guarda più alla forma che alla sostanza delle azioni (sign. derivato dalle invettive di Gesù contro i farisei, soprattutto in Matteo 23, 13 e 23, 27).
da sollevAzione