
Giovanni Tria potrebbe prendere il posto di Paolo Savona al Ministero dell’Economia se, come sembra, il governo giallo-verde fosse destinato a risorgere.
Se un giudizio definitivo sulla vicenda della crisi istituzionale potremo darlo quando il quadro sarà più chiaro, quello su Tria possiamo invece già darlo.
E lo traiamo, intanto, dalle prime cose che trapelano questa sera dagli organi di stampa, del tipo che il nostro… è per la flat tax finanziata con l’aumento dell’IVA (non a caso è amico di Brunetta). Come ognuno capisce una vera e propria mostruosità: se i ricchi pagano meno tasse piangeranno le casse dello Stato, che andranno quindi rimpinguate a spese della grande massa dei cittadini. Come dire, un liberismo senza sé e senza ma. In termini teorici: uscire dalla crisi si può ma con politiche dal lato dell’offerta, non da quello (keynesiano) della domanda.
Ci siamo quindi tolti lo sfizio di ascoltare le dichiarazioni programmatiche che Tria svolse in un dibattito dal titolo “NO euro? Costi diretti e indiretti per l’Italia“, svoltosi a Roma mercoledì 1 marzo 2017. Egli fece una prolusione e quindi rispose a delle domande.
Tria inizia la sua prolusione in questo modo: «La domanda se uscire o no dall’euro è quasi fuorviante secondo me, perché io riterrei molto sbagliato rispondere sì, ma riterrei che non basta rispondere no». Di certo il Nostro non da l’impressione di essere un gigante, tantomeno in dottrine macroeconomiche. Anzi, per dirla tutta, pare un nano anche rispetto ad uno come Paolo Savona. Di certo non un ….”sovranista”.
Ascoltando quel che disse viene fuori che egli, come del resto la gran parte degli economisti, anche liberisti e neoclassici, scopre l’acqua calda delle “criticità” e degli squilibri provocati dall’introduzione della moneta unica, ma resta a favore dell’euro e dell’Unione, poiché ritiene necessario per l’Italia il vincolo esterno perché è giusto puntare al pareggio di bilancio.
Avete capito?
Chi l’ha tirato in ballo come ministro? Il sospetto è che egli sia l’uomo voluto da Mattarella, come sentinella preposta a imbrigliare il governo giallo-verde. Che dire? Se esso resuscitasse davvero non nascerebbe certo sotto una buona stella….