
Nel giorno in cui i sondaggi elettorali segnalano uno storico testa a testa fra SPD e AfD e a quasi 20 anni dalle sue dimissioni dal governo Schröder, Oskar Lafontaine si prende la rivincita nei confronti dei socialdemocratici e attacca: è stata la vostra Agenda 2010 a mettere le ali ai (cosiddetti) populisti di destra. Dal profilo FB di Oskar Lafontaine
Per la prima volta l’istituto Emnid rileva un pareggio fra SPD e AfD: entrambi i partiti ricevono l’approvazione del 17% degli elettori. Molti ne parlano cercando di spiegarne le cause. Ma le risposte fornite di solito sono sbagliate. Anche la risposta più ovvia lo è, cioè quella secondo la quale l’immigrazione di massa sarebbe la causa principale dell’ascesa dei demagoghi di destra.
E’ sicuramente vero che i lavoratori e i disoccupati scuotono la testa quando anche i politici che si considerano di sinistra negano la pressione sugli stipendi e sugli affitti esercitata dall’immigrazione. La causa principale della crescita di AfD tuttavia deve essere ricercata nello smantellamento dello stato sociale degli ultimi anni, di cui sono stati responsabili la CDU/CSU, la SPD, la FDP e i Verdi.
Posti di lavoro precari, bassi salari, pensioni in calo e tagli alle prestazioni sociali hanno generato una rabbia latente fra milioni di persone colpite. Secondo uno studio del DIW, il 40 % dei tedeschi oggi ha un reddito reale inferiore rispetto a quello degli anni ’90. Questi perdenti delle politiche neoliberiste non sono ancora riusciti a capire perché per i salvataggi bancari da un giorno all’altro sono state trovate centinaia di miliardi di euro, mentre a loro si nega anche un modesto aumento delle prestazioni sociali, delle pensioni e dei salari, sostenendo che per loro non c’è denaro a sufficienza.
Con l’arrivo dell’ondata di profughi è cresciuta anche la rabbia e la delusione verso i partiti tradizionali, dato che per l’accoglienza e per avviare l’integrazione sono stati immediatamente messi a disposizione miliardi di euro. Tutto ciò accade mentre non ci sono soldi disponibili per migliorare la vita quotidiana dei lavoratori con un basso reddito, dei disoccupati e dei pensionati.
La vera causa della crescita di AfD è l’Agenda 2010, con i suoi tagli allo stato sociale, la moderazione salariale e i tagli alle pensioni. Fino a quando la SPD non lo capirà e continuerà a proporre correzioni modeste, come l’introduzione di un salario minimo che non serve altro che a spingere milioni di persone verso una vecchiaia in povertà, il suo declino sarà inarrestabile.
“Chi non vuole ascoltare, deve soffrire”, dice il proverbio. E’ da molto tempo che la SPD non ascolta più i suoi ex-elettori e le sue ex-elettrici.