Questo blog dava conto, un mese fa, del patetico appello (in vista delle prossime elezioni europee del maggio 2019) di Massimo Cacciari ed altre presunte teste d’uovo e pseudo maitre a penser.
Il giudizio era netto:
«Un appello, dunque, con cui Cacciari tenta di mobilitare l’intellighentia “progressista” per dare man forte all’élite dominante che gli italiani, col voto del 4 marzo, hanno cacciato all’opposizione. Non c’è nessuna grande visione, nessuno ambizione. (…) L’operazione, meschina, si riduce gioco forza a dare manforte ai due schieramenti eurocratici: il Pse e il Ppe (la stella Macron essendo già cadente)».
Ci torniamo su vista l’intervista rilasciata da Cacciari a (guarda caso!) Marco Damilano (L’ESPRESSO del 2 settembre). E’ peggio di come sembrava…
Eh sì perché il Cacciari, dopo aver detto che identità radici e simboli contano e come!, non ha già il simbolo ma lancia il nome del listone che ha in mente per le europee: Nuova Europa. Propone un’Europa federalista, a cui i differenti Paesi dovrebbero cedere ulteriori quote di sovranità. Dio ce ne scampi!
Il bello è che Cacciari, bontà sua, è straconvinto (ma la sua strafottenza è proverbiale), che questa sua trovata sia “un target fortissimo, una bandiera, un simbolo”.
Quando sono scoppiato a ridere (faccio per dire) è alla lettura della risposta del nostro al Damilano che gli chiede quali siano dunque le radici di Nuova Europa. Cacciari risponde:
«L’identità è qualcosa che si cerca, non è data una volta per tutte. L’identità europea è una ricerca… la radice dell’identità non va cercata nel passato, la radice si può individuare nel futuro».
Una diavoleria filosofica, potrebbe sembrare. Ma no invece, è solo un imbroglio mascherato da teologia. Le radici o affondano nella storia lunga dei popoli o non sono. Le nazioni hanno, volenti o nolenti, queste profonde radici, l’Europa non le ha. Non solo, questa Unione europea tossica ha contribuito ad aumentare i contasti tra le diverse nazioni.
Morale? Se queste sono le premesse Nuova Europa farà un flop ancor più meschino della lista Bonino. Anche perché Cacciari svela chi dovrebbero essere i salvatori dell’Europa:
«Le forze che condividono questo progetto si mettano assieme, in modo transnazionale: Macron in Francia (!), Ciudadanos in Spagna (!), Tsipras in Grecia, che è stato bravissimo (sic!)».
Potete immaginare che marmaglia immagini di imbarcare in Italia….