Con l’auto-proclamazione di Guaidò, concordata senza dubbio con la Casa Bianca, la situazione in Venezuela rischia di precipitare in una vera e propria guerra civile, combinata con un’invasione imperialista esterna.

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Venezuela: sovranisti di destra, liberali e liberisti, socialdemocratici e fascisti, tutti uniti contro Maduro

(di cambiailmondo)

Mentre l’oriundo italo-americano Pompeo, di lontane origini abruzzesi, si complimentava con il Movimento 5 Stelle in teleconferenza da Davos per rappresentare la grande novità in Europa, il suo capo Trump lanciava la chiamata alla “comunità internazionale” a sostegno del giovane golpista che si è autonominato presidente legittimo del Venezuela.

L’auto-nominatosi presidente è un giovane 35nne, Juan Guaidò, mandato allo sbaraglio per l’ennesimo giro di valzer latino-americano, la cui posta in gioco è l’affossamento del presidente eletto (con il 67% dei voti espressi) Nicolas Maduro.

Juan Guaidò non è stato ovviamente eletto da nessuno e financo settori di rilievo dell’opposizione tradizionale venezuelana mettono in dubbio la sua legittimità a rappresentare la strategia golpista.

Ma evidentemente chi comanda l’emisfero non ha voglia di attendere oltre e, in una successione degna del peggior canovaccio golpista, l’ignoto giovane presidente dell’Assemblea nazionale riceve il riconoscimento ufficiale di Trump, del liberal canadese Troudot, oltre ai governi di Argentina, Brasile, Perù, Ecuador, Costa Rica, e Paraguay. Anche il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha dichiarato: “Spero che tutta l’Europa si unisca nel sostegno alle forze democratiche in Venezuela. A differenza di Maduro, l’Assemblea parlamentare, incluso Juan Guaidò, ha un mandato democratico dai cittadini venezuelani”.

Quale sia questo mandato, quando sia stato definito, è un mistero. Ma come Goebbels insegna…

Si tratta forse dell’attacco definitivo all’esperienza bolivariana inaugurata 20 anni fa da Chavez in Venezuela e sottoposta a innumerevoli tentativi di golpe e assassinio dei due presidenti che si sono succeduti alla sua guida.

Nel frattempo il Presidente Maduro ha intimato ai diplomatici americani di lasciare il paese entro 72 ore.

La cosa niente affatto stupefacente è che l’attacco all’esperienza socialista del Venezuela trovi compatti sovranisti nazionalisti, populisti, neoliberisti e “socialdemocratici”, vassalli e valvassori. La quadruplice alleanza globale si è finalmente manifestata e insediata.

Bisognerà inserire questa inattesa variabile tra le tante che riconfigurano lo spazio politico alla vigilia degli anni ’20 del XXI secolo.

E per quanto riguarda l’Italia, c’è anche da tener presente che abbiamo in quel paese, 150 mila italiani e oltre 2 milioni di oriundi.

Fonte: cambiailmondo