Prima che sia troppo tardi!

Dopo oltre due mesi di combattimenti, è sempre più chiaro quanto avevamo affermato fin dall’inizio: quella in corso non è una guerra tra due paesi, bensì il risultato di un’aggressione politica, militare ed economica condotta dall’intero blocco Usa-Nato-Ue contro la Russia.

Insieme a sanzioni economiche sempre più pesanti, l’incessante fornitura di armi, istruttori e contractors, nonché il supporto logistico e di intelligence che questo blocco fornisce all’Ucraina, ha lo scopo di prolungare il più possibile il conflitto per indebolire la Russia e favorire un colpo di stato a Mosca.

Non pensiamo che questi obiettivi verranno conseguiti, ma con l’escalation guidata da Washington ben difficilmente la guerra potrà essere breve e limitata.

Con la criminalizzazione della Russia, con la propaganda sui “crimini di guerra”, con lo scatenamento di una razzista campagna di russofobia, il blocco Usa-Nato-Ue vuole impedire qualsiasi trattativa, qualunque soluzione politica che non sia la semplice capitolazione di Putin.

Se questa direzione di marcia non verrà invertita, essa ci porterà inevitabilmente verso la Terza Guerra Mondiale. Pur di arrestare il proprio declino la superpotenza americana è disposta a tutto, mentre i paesi dell’Unione europea hanno dimostrato la loro assoluta inconsistenza politica. Una totale mancanza di autonomia che arriva perfino all’autolesionismo, come nel caso delle scelte energetiche. Scelte che il blocco dominante sta scaricando sul popolo lavoratore, con l’aumento delle bollette e l’abbattimento dei salari reali.

Ma l’attacco economico alla Russia si sta rivelando più complicato di quel che si pensava in occidente. Intanto Mosca è meno isolata di quel che si vorrebbe far credere, mentre nel campo monetario le sanzioni stanno spingendo a cambiamenti radicali che potrebbero incrinare profondamente l’ormai ottantennale dominio planetario del dollaro. E’ anche per questo che la partita sta diventando mortale.

In questo scontro, Liberiamo l’Italia non è neutrale: siamo per la sconfitta della Nato e della sua politica espansionista. Siamo per un mondo multipolare che garantisca una pace giusta, per una fratellanza tra popoli liberi da ogni blocco militare. Siamo per la neutralità del nostro Paese, dunque per l’uscita dal Patto Atlantico.

Il governo Draghi, sfruttando ancora una volta le politiche emergenzialiste non a caso collaudate col Covid, sta invece conducendo il nostro Paese in una guerra dai possibili esiti catastrofici. Inviare le armi al fantoccio Zelensky, mettersi sull’attenti davanti ad ogni ordine della Casa Bianca, è il modo perfetto per condurre l’Italia al disastro. Intanto un disastro economico, che i cittadini già pagano con l’inflazione e la disoccupazione; più avanti probabilmente un disastro ancora più grande, con il possibile coinvolgimento diretto dell’Italia nella guerra.

Di fronte a questi pericoli Liberiamo l’Italia chiama alla mobilitazione. I rischi per la pace non sono mai stati così gravi dal 1945. Il consenso alle scelte guerrafondaie del governo è assai più debole della maggioranza di cui Draghi dispone in parlamento. Questo dissenso deve trasformarsi in lotta ed opposizione prima che sia troppo tardi.

Per la sconfitta della Nato!

Fuori l’Italia dalla guerra, via Draghi dal governo!

No alla russofobia, per una politica di amicizia con la Russia!

Né un soldo, né un soldato per la guerra della Nato!

Liberiamo l’Italia – 2 maggio 2022

FONTE: www.liberiamolitalia.org