Quadrante - Asia

E se Ahed Tamimi fosse vostra figlia?

«Non c’è alcuna ingiustizia che possa ancora destare la nostra coscienza, che è stata completamente estinta. Non disturbare; i nostri cuori e le nostre menti sono stati sigillati in un modo terrificante». E’ questa la fotografia della società israeliana, descritta da Gideon Levy sulle pagine di Haaretz. Intanto ieri, 3 gennaio, un altro adolescente palestinese, […]

Ventitremila

La carneficina di Mosul: per riconquistarla sono morti 23mila soldati iracheni. Lo afferma la commissione d’inchiesta del parlamento di Baghdad Ventitremila. La cifra è spaventosa e si commenta da sola. E la fonte si presta a pochi dubbi, visto che non si vede quale vantaggio vi sarebbe per Baghdad ad ingigantire le cose.

Arroganza USA al Palazzo di vetro

Gli Stati uniti nettamente battuti all’ONU su Gerusalemme Per la Palestina cambierà ben poco, ma almeno l’arroganza americana è stata sonoramente battuta. Nulla di imprevisto, naturalmente, ma di fronte alla malaparata l’ambasciatrice statunitense all’ONU, Nikki Haley, aveva fatto la voce grossa: «prenderemo i nomi di chi voterà la mozione», cioè il testo di condanna della […]

Yemen: in tre giorni ottanta vittime dei raid sauditi

L’ultima strage è stata compiuta nella notte tra sabato e domenica: 10 donne state uccise mentre tornavano a casa da un matrimonio. I ribelli Houthi rispondono agli attacchi ripetuti della coalizione lanciando un missile balistico contro un centro di comando militare di Riyadh. Il Regno unito, intanto, accusa i Saud: “Non hai scuse per bloccare […]

«Il popolo yemenita sostiene gli Houthi. Ma la guerra non finirà»

Parla l’analista saudita Ali al-Ahmed, dopo l’uccisione dell’ex dittatore Saleh: «Il paese è cambiato, le logiche tribali non valgono più. Riyadh non vince perché non ha uomini sul campo. L’Iran presente con esperti e denaro». Foto: manifestazione a Sana’a per festeggiare la morte di Saleh

Perché alla fine i palestinesi vinceranno

L’ultima trovata di Donald Trump, il riconoscimento formale di Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele, non è che la conferma della inossidabile unione tra i capitalisti nordamericani e i sionisti-colonialisti israeliani.

Gerusalemme

Oggi Gerusalemme è paralizzata dallo sciopero dei palestinesi. Domani, 8 dicembre, sarà il “giorno dell’ira”, e – secondo quanto invocato da Hamas, quello che segnerà l’inizio di una nuova Intifada: quella per la liberazione di Gerusalemme. Intanto, nelle manifestazioni di oggi (che hanno interessato Gaza e tutta la Cisgiordania) si contano al momento 114 feriti […]

Crisi politica in Arabia Saudita e Libano

Non stupisce che si tratti dell’argomento del momento per i media di mezzo mondo, giacché siamo in presenza di crisi di notevole portata che potrebbero squilibrare ancor di più il già squilibrato Vicino Oriente. E si tratta di due fatti fra loro probabilmente collegati.