La parola alla sinistra britannica per l’uscita dall’UE:«I diritti dei lavoratori e l’uguaglianza rappresentano la nostra lotta comune. L’Ue è il nostro comune nemico. La solidarietà è il vero linguaggio dell’internazionalismo».
Gran Bretagna
Più sotto un articolo di Wolfgang Munchau sul Financial Times Le conseguenze politiche, ben più di quelle economiche, preoccupano le oligarchie euroatlantiche. Ma per evitare la Brexit hanno bisogno di spaventare il popolo. Ecco allora il terrorismo economico, accompagnato dal catastrofismo d’accatto tipico di chi è senza argomenti.
Il sostegno al «peccatore segretamente maledetto» di Zizek e l’inno al masochismo dell’ex ministro greco Da tenere bene a mente. Due delle icone di una certa sinistra europea – il filosofo sloveno Slavoj Zizek e l’economista greco Yanis Varoufakis – se fossero inglesi farebbero la croce sul Remain per tenere la Gran Bretagna nell’Unione Europea.
Il solito Saviano, sempre a fianco delle oligarchie. Questa volta è andato a Londra per sparare la sua cartuccetta bagnata contro la Brexit
Due sondaggi, pubblicati ieri dal Guardian, danno in testa l’uscita dall’UE 52 a 48 Lorsignori sembravano sicuri. Dalla loro parte la City, le grandi banche d’affari dei due lati dell’Atlantico, Obama, la confindustria europea, il G7. E, naturalmente, l’oligarchia di Bruxelles al gran completo. Potenze in grado di influenzare fortemente il voto, con i loro […]
Manca più di un mese al referendum che deciderà sulla permanenza della Gran Bretagna nell’Unione, ma la classe politica (non solo quella inglese, fino a ieri celebrata per il suo mitologico aplomb) è già piombata in un’agitazione frenetica.
Brexit: il soccorso di Corbyn ad un Cameron in difficoltà La notizia è vecchia di qualche giorno, ma merita comunque un commento.Dopo la City, le grandi banche d’affari, la confindustria europea ed il G20, è arrivato lui: Jeremy Corbyn. Il suo no alla Brexit non è una novità, i toni usati invece sì.
Gli europeisti sembrano molto contenti del fatto che si sia raggiunto un accordo tra il governo britannico e l’UE e che, sulla base di questo accordo, sembri al momento nei sondaggi che vincerebbe l’opzione della permanenza nell’UE nel referendum sull’ipotesi Brexit.
Il Labour di Corbyn è invece per il SI’, insieme a Cameron, alla confindustria, alla City ed alle grandi banche d’affari americane… Il 17 febbraio scorso, mentre David Cameron si recava a Bruxelles per negoziare la permanenza della Gran Bretagna nella Unione europea, su THE GUARDIAN appariva un appello per l’uscita sottoscritto da importanti intellettuali di […]
Il vertice dei primi ministri dell’Unione europea ha discusso ieri, anzitutto, su come sventare l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea. Si è concluso con un accordo che, per quanto abborracciato, consente in effetti a David Cameron di cantare vittoria.