Nella foto Pablo Iglesias stringe la mano a Pedro Sanchez, segretario dei socialisti spagnoli dopo la defenestrazione di Mariano Rajoy, primo ministro del corrotto Partito Popolare. E’ il 1 giugno, il parlamento spagnolo approva la “mozione di sfiducia” contro il governo di Mariano Rajoy con 180 voti a favore, 169 contro e una astensione.
Spagna
Pubblichiamo, condividendola in gran parte, la risoluzione dei nostri fratelli catalani di Xarxa Socialisme 21. Dopo un’analisi del voto, che attesta, oltre alla spaccatura della Catalogna in due campi opposti (spagnolista e indipendentista), l’egemonia in entrambi i campi delle destre neoliberiste; si tira quindi il bilancio della situazione politica dopo il voto e si fa una proposta.
Tutto come previsto, o quasi, in Catalogna. I risultati delle urne non hanno riservato sostanziali sorprese rispetto ai sondaggi. Vediamoli in dettaglio, confrontandoli con quelli delle precedenti elezioni del 2015.
In Italia non sono pochi coloro che si sono innamorati del’indipendentismo catalano. Come spesso accade l’infatuazione fa a pugni con la ragione. Ciò vale anzitutto per certa estrema sinistra che ha scambiato l’attuale indipendentismo catalano con la Catalogna eroica della guerra civile degli anni ’30.
«Esprimendo la più ferma condanna dei gravissimi provvedimenti repressivi da parte delle autorità monarchiche spagnole — scioglimento d’imperio degli organismi amministrativi catalani e loro commissariamento con l’imposizione di Gaulaiter inviati da Madrid, arresto di diversi membri del governo catalano — ribadiamo…»
Ada Colau critica contro la decisione di Madrid di arrestare il governo catalano. Il comune di Barcellona riconosce quel governo ma non l’indipendenza. Chi vincerebbe se si votasse oggi
Pareva una tragedia, è finita in una farsa. Il condottiero dell’indipendentismo catalano, Puigdemont — per sfuggire al giudizio della Audencia Nacional, un tribunale speciale erede di quello franchista —, è scappato in Belgio con mezzo suo governo. E’ stato accolto dai sodali dell’Alleanza neo-fiamminga (N-va), partito ultra-liberista, secessionista ed europeista.
Barcellona. La Generalitat, il parlamento catalano — con 70 voti favorevoli, dieci contro e due astensioni —, ha approvato, la proposta di Junts pel Sì e della CUP che propone di dichiarare l’indipendenza e di aprire un processo costituente in vista della redazione e approvazione della costituzione della nuova repubblica. Nella foto i parlamentari catalani mentre, cantando l’inno […]
La crisi catalana è ad un passaggio decisivo. Oggi il parlamento di Barcellona ha proclamato l’indipendenza. Subito dopo il Senato spagnolo ha attivato l’articolo 155 della costituzione per commissariare la Catalogna. Il rimpallo seguito al referendum del 1° ottobre è dunque terminato, aprendo di fatto uno scenario ancora più grave. Sulla situazione spagnola e catalana […]
Lo scorso 17 ottobre segnalavamo uno spot pro-Catalogna — diventato virale, un milione e200mila click. E dicevamo che puzzava di fabbricazione sorosiana lontana un miglio. COME VOLEVASI DIMOSTRARE! Leggiamo sul CORRIERE DELLA SERA di giovedì 19 ottobre che effettivamente era un remake di uno spot pro-rivoluzione arancione ambientato a Kiev ai tempi di Maidan…