
«Una vittoria del NO sarà l’ultimo schiaffo alle élite oligarchiche e tecnocratiche, alla loro pretesa di portarci via gli ultimi scampoli di sovranità popolare e nazionale».
«Una vittoria del NO sarà l’ultimo schiaffo alle élite oligarchiche e tecnocratiche, alla loro pretesa di portarci via gli ultimi scampoli di sovranità popolare e nazionale».
Un articolo di Wolfgang Münchau sul Financial Times Come noto, il Financial Times è uno dei giornali che ha dato una mano a Renzi nell’opera di drammatizzazione del dopo 4 dicembre. Nondimeno il suo direttore associato, Wolfgang Münchau, mostra una notevole lucidità nel segnalare la cecità delle élite, incapaci di darsi una ragione sul perché […]
«Su la testa! Quando è troppo è troppo, e c’è sempre un momento in cui la montagna delle menzogne del potere genera una risposta popolare all’altezza della situazione. Questa risposta ci sarà il 4 dicembre. E quanto maggiore sarà il vantaggio del NO, tanto più forte sarà la scossa ad un sistema politico marcio e […]
Diamo un titolo molto impegnativo a questa lettera del giugno 2009 di Preve ad un amico francese. Impegnativo ma non sbagliato. Dopo il 2009 Preve continuò, malgrado la malattia, la sua indomita battaglia teorica e filosofica — fino alla sua ultima fatica: Una nuova storia alternativa della filosofia. Il cammino ontologico-sociale della filosofia —, ma questa […]
Leonardo Mazzei, il 18 agosto scorso scriveva: «Tutto come previsto. Le oligarchie euroatlantiche stanno con Renzi e iniziano a giocare la carta del terrore», prevedendo che alle porte del referendum la campagna di intimidazione si sarebbe accentuata.
Scampato a numerosi tentativi di ammazzarlo da parte della CIA, sopravvissuto alla catastrofe del crollo dell’Unione Sovietica, Fidel Castro si è dovuto arrendere, non senza opporre un’accanita resistenza, all’unico nemico che non lascia scampo.
Il paesaggio rurale di Israele è saturo di alberi di pino. Questi alberi sono una novità per la regione. Quegli alberi di pino vennero introdotti nel paesaggio palestinese nei primi anni ‘30 dal Fondo Nazionale Ebraico (JNF) nel tentativo di “rivendicare quella terra”.
Ci siamo chiesti — ma se lo chiedono tanti cittadini indecisi su come votare il 4 dicembre — se vince il NO dopo che succede? Meglio sarebbe chiedersi : “cosa dovrebbe succedere”.
Un articolo di Marco Zanni (eurodeputato M5S) Che l’Eurozona non sia riformabile e irrimediabilmente collasserà perché politicamente insostenibile l’hanno già spiegato in molti e in tempi non sospetti, lo ha spiegato il sottoscritto e molti cittadini italiani ed europei lo hanno capito.
Tutto come previsto: il referendum si avvicina e la carta della paura viene ormai giocata con dosi sempre più massicce. Niente di nuovo sotto il sole, vien da dire. Roba già vista con la Brexit e più recentemente negli USA.