Alcune osservazioni sull’intervento dello Stato nella crisi del Monte dei Paschi

I nodi di fondo della crisi bancaria stanno venendo al pettine. La vicenda del Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha avuto il pregio di farli emergere tutti assieme: la debolezza delle banche italiane a causa di una crisi economica senza fine, la necessità dell’intervento dello Stato, l’insostenibilità delle regole europee, i catastrofici effetti dell’euro.

Nazionalizzare

Perché la nazionalizzazione del sistema bancario è necessaria, giusta e perfino conveniente.Piccolo problema: per farla come si deve ci vuole la Nuova Lira

La campana tedesca suona a morto

I consiglieri economici della Merkel non credono più al Fiscal compact, si preoccupano di mettere al sicuro i loro soldini e intanto giocano allo sfascio dell’economia italiana

Mps: un “salvatore” di nome JP Morgan?

Dunque il Monte dei Paschi di Siena è “salvo”? E, se sì, può essere questa la svolta decisiva della crisi bancaria italiana? Se la risposta alla prima domanda è assolutamente prematura, quella alla seconda è un rotondissimo no. Ma c’è un’altra domanda. Nel caso il salvataggio si concretizzi, quale sarà il nome del proprietario della […]

La crisi bancaria italiana allo snodo Mps

«Il salvataggio del sistema bancario italiano è semplicemente impossibile senza la rottura delle regole europee. Ma siccome queste regole sottostanno alla concreta architettura dell’unione monetaria, l’unica via è quella dell’uscita dall’euro».

Un “Atlante” piccolo ma truffaldino

Tutto come previsto: le banche italiane ancora nella tempesta. Il Fondo voluto dal governo è solo un modesto rattoppo per salvare le banche venete. Dopo di che le casse saranno praticamente vuote.

Bpm-Banco Popolare: avanti tutta con l’iper-finanza (speculativa)

«Le riforme funzionano, le popolari cambiano: più grandi, più forti, più trasparenti».Con questo tweet il Ministro-Faccia-Tosta Padoan ha salutato l’annunciata fusione tra BPM e Banco Popolare, ovvero il terzo gruppo bancario italiano dopo Unicredit e Banca Intesa.

«Se fossi un politico italiano…»

«…vorrei tornare alla mia moneta il più velocemente possibile»Parola di un consigliere del governo tedesco che si dissocia dai suoi colleghi del “German Council” (qui sotto le sue parole riportate in un articolo del Telegraph), a conferma di quanto scrivevamo QUI sull’attacco tedesco all’Italia.

I nodi del renzismo vengono al pettine

Il tempo, si sa, è galantuomo. Ed i nodi vengono sempre al pettine. Anche quelli del renzismo. Costui continua ad assicurare crescita ed a predicare flessibilità. Si annuncia invece una nuova recessione, mentre sulla flessibilità delle regole di bilancio Juncker gli ha risposto picche.