Come non si combatte il fascismo

Due sono i fatti che oggi balzano alla cronaca. Lo smantellamento, al Salone del libro di Torino, della casa editrice neofascista Altaforte, e la dura contestazione di Virginia Raggi nel quartiere di Casal Bruciato a Roma.

Porcherie

Come i nostri lettori sanno abbiamo espresso una ferma critica alla decisione dell’avvocato Marco Mori di candidarsi con Casa Pound. Il nostro ha risposto sulla sua pagina Facebook.

Sovranisti da strapazzo

Luigi Pecchioli [nella foto], segretario del “partito” Riscossa Italia, si è sentito in obbligo di rispondere, con un messaggio video, a SOLLEVAZIONE in merito alla candidatura di due loro dirigenti di spicco con formazioni neofasciste; per la precisione del segretario Marco Mori con Casa Pound, e della senatrice Paola De Pin con Forza Nuova ed a quanto scritto da […]

Il mostro di Macerata e l’antifascismo

Berlusconi minimizza sostenendo che si tratta di uno squilibrato mentale; i fascisti che giustificano la mancata mattanza; quelli che lo condannano come atto criminale; Salvini e la Meloni che dicono che la colpa è dell’immigrazione e di chi la favorisce; il Saviano che rimprovera a Salvini di essere il mandante morale; l’estrema sinistra, sulla stessa scia, se la prende tuttavia anche coi “complici […]

Marco Mori

Molti miei amici che “stanno” su Facebook mi chiedono perché mai non faccia altrettanto. Secondo loro, sulla falsariga di Noam Chomsky, se uno non si fa vedere sui “social” semplicemente non esiste. Non so, rispondo, ci debbo pensar su. In effetti ci penso da qualche anno, ma siccome ci penso, per dirla con Cartesio, evidentemente sono, malgrado […]

Casetta Pound…

Come volevasi dimostrare. L’annunciata avanzata di Casa Pound a Roma (loro piazzaforte storica) non c’è stata. Non paga, malgrado le conseguenze disastrose dell’immigrazione incontrollata — che si scarica anzitutto sulle zone popolari e periferiche della città — l’ossessione xenofoba e razzista. Ne è una prova anche il flop della lista della Lega Nord.

Casa Pound

Mi è stato chiesto di visionare e dare un giudizio dello spot elettorale di Simone Di Stefano, candidato a sindaco per la città di Roma. Che dire? Nella forma a me sembra utilizzi non solo la sintassi ma i trucchetti del marketing pubblicitario che da tempo vanno per la maggiore. Sintomatici grammatica e ritmo dello spot.

Il salvinismo e la fascistizzazione della Lega

A proposito della manifestazione di Roma Doveva essere una prova di forza, la dimostrazione dell’avvenuto sfondamento a Sud della Lega Nord lepenizzata. La “prova di forza”, data la piazza semivuota, si è risolta in un sostanziale flop. Né abbiamo assistito, data la massiccia presenza del neofascismo romano, ad una conferma della cosiddetta “lepenizzazione”  — la […]

Un’altra Lega Nord non è possibile

Il surf di Salvini tra l’agonia del berlusconismo e l’encefalogramma piatto di certa sinistra Da una parte i berluscones, sicuri della fine del capo ma incapaci di celebrarne il funerale. Dall’altra i sinistrati, coloro che hanno ridotto una nobile tradizione in un’area residuale senza idee e senza progetto. In mezzo una gran confusione, com’è d’obbligo […]