La Francia è scossa dalla protesta dei “Gilet gialli”, a cui questa redazione rivolge la propria solidarietà. Un movimento spontaneo, cioè sorto dall’iniziativa — petizione on line — di centinaia di cittadini “senza partito” per cancellare il rialzo dei prezzi dei carburanti. Con generale sorpresa il movimento si è subito allargato a macchia d’olio (2mila […]
A proposito di finti sovranisti… «Darei l’ultima possibilità all’Europa di cambiare tutti i Trattati che riguardano l’agricoltura, la pesca, le banche, il commercio, il turismo l’immigrazione. O l’Europa cambia e ha un senso continuare a pagarla, oppure gli italiani debbono tornare a fare gli italiani, per la moneta vale lo stesso discorso».
Intervistato su LA STAMPA di ieri, Mario Monti, capofila dell’agonizzante “partito tedesco”, mette in guardia i macro-entusiasti italiani a non farsi troppe illusioni: Parigi non si alleerà con Roma contro Berlino; non ci sarà da parte tedesca alcuna deroga alle politiche austeritarie, tantomeno accetterà politiche espansive basate sulla spesa pubblica.
Grazie al diabolico sistema elettorale francese — non a caso quello che Renzi tentava di affibbiarci con l’Italicum — una minoranza ha espugnato in Francia la presidenza della repubblica. [1] Macron aveva infatti ottenuto, al primo turno, 8 milioni e mezzo di voti, meno di un quinto degli aventi diritto.
Mentre in rete fioccano le scemenze, i media di regime colgono l’essenza del risultato uscito dalle urne francesi: scampato pericolo!
Secondo gli ultimi sondaggi il candidato della coalizione “Francia Ribelle”, Jean Luc Mélenchon (segretario del Partito di Sinistra) è in forte ascesa. Ne scrivevamo l’altro ieri con un intervento di J. Sapir.
«Tsipras aveva un’occasione d’oro, tanto più dopo la schiacciante vittoria del NO, per mostrare al mondo, con la propria determinazione, di meritare il sostegno di cui gode. Non lo ha fatto. Poteva mostrare di possedere quella statura strategica che si chiede in momenti straordinari. Ahimè, non ce l’ha».
Le elezioni amministrative di domenica in Francia forniscono alcune indicazioni assai importanti, segnando in primo luogo la disfatta del Partito socialista di Hollande. Di seguito pubblichiamo un articolo di Claudio Martini, incentrato sul successo dell’estrema destra del Front National (FN). Un’analisi, la sua, largamente condivisibile. Tuttavia, per completezza, è giusto sottolineare anche il risultato ottenuto […]
Dall’Autonomia operaia alla subalternità «europea» L’Europa e l’euro sono messi davvero male se perfino Toni Negri deve scendere in campo per proclamarne l’intangibilità. Con un articolo apparso su Uninomade.org – Elezioni francesi: anticipazioni per discutere dopo il secondo turno – Negri ci consegna non solo e non tanto un’analisi assai discutibile del voto francese, quanto […]
Sbrighiamoci che i tempi stringono Il primo dato che colpisce è la debacle della sinistra radicale: il Fronte di sinistra (Fdg), dato tra il 15 e il 17% non è andato oltre l’11. Sui risultati del Nuovo partito anticapitalista (Npa) e di Lutte ouvriere (Lo) è meglio stendere un velo pietoso. La domanda viene da […]