
Era prevista e, puntuale come la morte, è arrivata. Parliamo della lettera con cui la Commissione europea, preso atto che l’Italia non avrebbe mantenuto gli impegni sulla riduzione del debito pubblico, avverte il governo che potrebbe scattare la famigerata “procedura d’infrazione“, con tanto di pesanti sanzioni». [SOLLEVAZIONE del 30 maggio]