L’abbattimento del caccia russo da parte dei turchi «Opporsi all’ondata bellicista in Europa non è dunque un’optional. E’ invece una necessità che non dovrebbe sfuggire a nessuno. I sondaggi dicono che la maggioranza degli italiani non vuole la guerra. Diamogli voce in ogni modo possibile».
Lo dice Forbes: un anno dopo il referendum di Crimea la gente preferisce Mosca a Kiev A quanto pare “gli USA e l’UE vogliono salvare i crimeani da se stessi, ma i crimeani sono contenti di dove sono”. Lo riporta la rivista statunitense Forbes, citando due sondaggi interamente occidentali.
L’ipocrisia senza confini della signora Merkel Quella di oggi viene annunciata come una giornata assai importante per il conflitto in Ucraina. Al momento i colloqui di Mosca (Merkel ed Hollande da una parte, Putin dall’altra) non sembrano aver prodotto risultati. Vedremo se l’odierna telefonata a 4 (ai 3 di Mosca si aggiungerà Poroshenko) dirà qualcosa […]
Il vero volto antidemocratico dell’occidenteIn fondo all’articolo il manifesto bilingue della sezione MPL di Salerno Parlando di Crimea, ci vuole una bella faccia a richiamare i principi di Helsinki (1975) sull’inviolabilità delle frontiere (punto III), l’integrità territoriale degli Stati (punto IV) e la non ingerenza negli affari interni (punto VI). Ci vuole una bella faccia, […]
Venerdì scorso informavamo dell’importante Conferenza, svoltasi a Damasco il 23 settembre, e promossa dall’opposizione siriana di sinistra di Haytham Manna. Tre giorni prima i servizi segreti siriani avevano arrestato Abdelaziz al-Khayer, dirigente assieme a Manna del Comitato di coordinamento nazionale per il cambiamento democratico (CCN-CD). In quest’articolo di le Monde i retroscena.

Lettonia, i filorussi vincono alle urne. Ma il Paese si ribella Era considerata una delle Tigri baltiche, insieme con Estonia e Lituania. A dieci anni dal crollo del comunismo, con l’ingresso nell’Unione europea, la Lettonia aveva sfoderato una stabilità e un’economia forti tanto da far sembrare le nazioni continentali giganti con i piedi d’argilla. Ma […]

Nell’aprile scorso esprimevamo il nostro giudizio sui tumulti che portarono alla defenestrazione del satrapo Kurmanbek Bakiev, e sottolineavamo come la rivolta combinasse una sporca lotta per bande tra lumpen-oligarchi, attriti geo-politici e pure fattori sociali legati agli squilibri regionali e alle differenze sociali cresciute dopo la cosiddetta “rivoluzione dei tulipani” del 2005.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU vara nuove sanzioni all’Iran Dopo defatiganti e ripetuti tentativi, gli Stati Uniti sono riusciti a far approvare dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (CdSNU) un nuovo giro di vite contro l’Iran. Del Consiglio di Sicurezza appunto, non dell’ONU in quanto tale, come furbescamente hanno titolato i giornali e le […]
Chi ci segue sa che siamo per il diritto all’autodeterminazione dei popoli, tra cui quello ceceno. Sa anche che non siamo mai stati indulgenti con lo stragismo dei jihadisti salafiti. Qui sotto pubblichiamo il reportage di aljazeera sui recenti attacchi a Mosca e nel Daghestan. da english.aljazeera.net Doku Umarov, uno dei leader separatisti ceceni, in […]
La NATO si allontana, gli oligarchi restano Sono lontani i tempi della “rivoluzione arancione”, novembre 2004, quando, col pieno sostegno degli americani e dell’Unione europea (che in Ucraina sperimentarono con successo la strategia delle rivoluzioni colorate), una marea popolare extraparlamentare portò al potere Viktor Yuschenko, colui che avrebbe voluto portare l’Ucraina nella Nato e nella […]