
«Crollano i manicheismi insomma e no, il Venezuela non è il paradiso descritto anche in Italia da certa propaganda ultrachavista, ma le cose sono tanto più complicate di come la mettono i suoi esagitati detrattori».
«Crollano i manicheismi insomma e no, il Venezuela non è il paradiso descritto anche in Italia da certa propaganda ultrachavista, ma le cose sono tanto più complicate di come la mettono i suoi esagitati detrattori».
Crisi di un’esperienza fondamentale per la sinistra latinoamericana (dal sito di Antonio Moscato una interessante riflessione sulla situazione in Venezuela)
È doloroso discutere di cosa accade in Venezuela all’interno di una sinistra più disorientata che mai. Il vecchio argomento del “campo socialista”, che tra il 1953 e il 1989 ha spiegato ogni protesta popolare (da Berlino a Budapest, da Poznan a Erevan) con le “manovre della CIA e dell’imperialismo”, torna in auge e risparmia qualsiasi […]
La situazione in Venezuela è gravissima e sta lentamente scivolando verso un’aperta guerra civile. Nel nostro piccolo non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno alla rivoluzione bolivariana, segnalando però al tempo stesso i limiti e le contraddizioni del cosiddetto “socialismo bolivariano”. Ripubblichiamo di seguito un articolo di Moreno Pasquinelli su questi temi – articolo […]
In difesa del tentativo bolivariano del Venezuela si manifesta domani, 3 settembre a Roma. Ore 17 ai Fori Imperiali. Dopo la caduta della Kirchner in Argentina e la defenestrazione della Roussef in Brasile, gli occhi sono puntati sul Venezuela.
Caracas. Fuochi d’artificio, petardi, grida di soddisfazione: è un’esplosione di gioia che ha salutato i risultati delle elezioni parlamentari nella capitale Caracas. I sondaggi non hanno sbagliato. Dopo sedici anni di vittorie ininterrotte, il Partito Socialista Unificato del Venezuela (PSUV) ha subito una pesante legnata elettorale, consegnando all’opposizione la maggioranza parlamentare.
Il giorno in cui è stato annunciato che il presidente del Venezuela Hugo Chávez era morto per un cancro non identificato, due diplomatici statunitensi venivano espulsi come persone non grate a Caracas, mentre cercavano di organizzare un qualche tipo di colpo di stato e di cospirazione contro il Venezuela.