A passo di corsa Gentiloni si presenta oggi in Parlamento per chiedere la fiducia ed entrare in carica. Che peste lo colga!
«Una vittoria del NO sarà l’ultimo schiaffo alle élite oligarchiche e tecnocratiche, alla loro pretesa di portarci via gli ultimi scampoli di sovranità popolare e nazionale».
Mai un politicante aveva usato una tale valanga di frottole per abbindolare gli italiani.
Ieri è sta una giornata elettorale piuttosto importante. E presto torneremo sia sul voto francese che su quello in Venezuela. Nei giorni scorsi (esattamente il 3 dicembre) c’è stato però un altro voto, di cui nessuno parla e ben si capisce il perché.
Panagiotis Sotiris è uno degli esponenti di spicco di M.AR.S. il raggruppamento con il quale abbiamo organizzato il Forum anti-Ue di Atene del giugno scorso. Panagiotis (nella foto) è oggi uno dei dirigenti di Unità Popolare.
Primo: festeggiamo la vittoria del NO. La troika, la Merkel, l’eurocrazia ed i loro satrapi locali sono stati sonoramente battuti.Secondo: riflettiamo su quello che ora potrebbe accadere.
Stavros Mavroudeas è professore di Economia politica presso l’Università di Macedonia (Grecia) ed è autore di numerosi contributi Postkeynesiani. Milita tra le file di M.AR.S. (acronimo di METOPIKI ARISTERI SYMPOREUSI, che possiamo tradurre come Marcia Comune per un Fronte di Sinistra) il movimento che si è caricato sulle spalle l’organizzazione del Forum di Atene.
Qui sotto il comunicato diffuso da “Ora-costituente” e dal “Coordinamento nazionale sinistra contro l’euro”Bisogna dire le cose come stanno.La prima cosa che insegna la vicenda greca è che Diavolo e Acqua Santa non possono stare assieme: non si può porre fine all’austericidio neoliberista restando nella gabbia dell’euro e dell’Unione Europea.
Appello del Forum Anti-UE di AteneLotta popolare europea contro l’austerità La vittoria del NO al referendum sarà la vittoria di tutti i popoli d’Europa e un messaggio di speranza, resistenza e dignità.