La Commissione europea (per nome e per conto del grosso dei paesi della Unione) confermata la sua severa bocciatura della Legge di bilancio italiana — “deviazione senza precedenti del Patto di stabilità e crescita” — ha lanciato l’ultimatum a Roma: “avete tre settimane di tempo per cambiarla, altrimenti vi sanzioniamo”.
Un autogol che ha dell’assurdo. Per la precisione un doppio autogol. Come avevamo previsto la Commissione europea ha dichiarato formalmente guerra al governo italiano. Lo ha fatto con due mosse.
Il governo non aveva fatto in tempo ad inviare a Bruxelles la Nota di aggiornamento al Def che fulminea è arrivata la risposta:«I target di bilancio rivisti sembrano, ad una prima vista, puntare ad una deviazione significativa dal percorso raccomandato dal Consiglio. Questa è una fonte di seria preoccupazione”: lo scrivono i commissari Moscovici e Dombrovskis nella lettera […]
Quando pensammo, nell’estate scorsa, all’incontro che si svolgerà a Roma il 13 ottobre — ne approfittiamo per salutare Francesca Donato, di Eurexit, che si aggiunge agli altri ospiti: Luciano Barra Caracciolo, Sergio Cesaratto, Alfredo D’Attorre, Stefano Fassina, Massimo Garavaglia, Antonio Maria Rinaldi e Marco Zanni — sapevamo che sarebbe “caduto a fagiolo”.
Non avranno lo stesso peso della famigerata lettera della Bce al governo italiano del 4 agosto 2011 (quella che annunciava la defenestrazione di Berlusconi e aprì la via a Monti), tuttavia ci siamo vicini.
Ieri Sandokan scriveva che ove Matteo Salvini non cambia presto musica; se si fissa a fare del contrasto all’immigrazione l’alfa e l’omega della sua battaglia; se non compie “la mossa del cavallo” mettendo al centro le questioni sociali — che sono il terreno vero di scontro con le élite e su cui si consolida o […]
Il governo Conte non era ancora nato ma su questo blog, vista l’alta probabilità che M5S e Lega avrebbero alla fine chiuso l’accordo per formare il loro governo, avevo azzardato un pronostico: SCATENERANNO L’INFERNO. Chi lo avrebbe fatto era chiaro: le potenti oligarchie eurocratiche in combutta con l’aristocrazia finanziaria globale.
Silvio Berlusconi — la bestia nera di tutti i “progressisti” che si fan dare la linea dalla conventicola de la repubblica —, ha definito il governo M5s-Lega “il più a sinistra della storia”. Affermazione categorica che, dato il pulpito, deve far riflettere.
L’élite è letteralmente imbufalita. Non s’aspettavano, da Salvini e Di Maio un tale strappo. Mentre Fabrizio Salini diventa amministratore delegato, il giornalista Marcello Foa [nella foto] è stato designato come presidente della RAI.
Contro il “decreto Dignità”, siccome pone dei limiti alla precarizzazione del lavoro che viene avanti da decenni, la borghesia tuona e minaccia sfracelli. Lorsignori (Confidustria, Pd, Forza Italia…) dopo aver sostenuto politiche austeritarie che hanno causato milioni di disoccupati, strillano che detto decreto… causerebbe la perdita di 80 mila posti di lavoro in dieci anni.