Il governo Tria-partito

L’avevamo scritto subito: quello presieduto da Conte non è semplicemente il governo gialloverde. In realtà esso ha tre componenti, visto che, oltre ad M5S e Lega, è presente anche la Quinta colonna voluta da Mattarella per chiudere la crisi di maggio. Ed il primo rappresentante di questo “terzo partito” al governo è Giovanni Tria.

La droga di Salvini

Su questo blog, in polemica con chi considera Matteo Salvini un leader straordinariamente intelligente ho scritto invece che “è una schiappa”.

Salvini? Una schiappa

Il Presidente cinese ha dunque lasciato l’Italia dopo aver stipulato col governo Conte ben 29 intese, istituzionali e commerciali. Confermo il giudizio positivo che ho dato l’altro giorno: MEGLIO LA CINA CHE GLI U.S.A.

Meglio la Cina che gli USA

C’è qualcosa che non quadra in questo casino sul Memorandum of  Understanding (MoU –Memorandum d’Intesa) che l’Italia dovrebbe essere sottoscrivere con la Cina in merito alla “Nuova via della seta“ o Belt and Road Initiative (BRI) — il grande progetto con cui Pechino punta a rilanciare la connettività infrastrutturale e commerciale della grande massa continentale eurasiatica e a edificare […]

Cambiare agenda (basta Tav)

Non se ne può più. La recessione è ormai una certezza, i dati sui costi dell’euro sono spaventosi, quelli sull’andamento dei salari pure (e la Cgil se ne è accorta solo ora…), ma in Italia si discute del Tav. Dall’Europa arrivano minacce a raffica, il Paese rischia di essere costretto a nuove torture austeritarie, ma […]

Regionalismo, Unità nazionale, Caos e Costituzione

Diciamo le cose come stanno: con il fallimento del Consiglio dei ministri del 14 febbraio il cosiddetto “regionalismo differenziato” è stato messo su un binario morto. Per ora è solo un rinvio, ma adesso fermarlo è possibile. Lo stop imposto dai ministri M5S alle richieste di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna non è dunque roba […]

Cosa ci dice l’Abruzzo

Cosa ci dicono le elezioni abruzzesi? Tre cose sono evidenti: la vittoria della destra a trazione leghista, il significativo arretramento dei Cinque Stelle, la relativa ripresa del centrosinistra ma non del Pd. Se questi sono i fatti, è però opportuno andare un po’ più in profondità. La tentazione di ricavare scenari nazionali dal voto amministrativo […]

Il pasticciaccio

E’ fatta dunque. Dopo uno psicodramma durato tre mesi  governo giallo-verde e Commissione europea hanno trovato l’accordo. Grazie al passo indietro del governo — 10 miliardi in meno di spesa in deficit, col che si accetta di procedere nella diminuzione del debito pubblico — la Commissione evita di avviare la famigerata “procedura d’infrazione”.

Mai con la Nato e Israele

Comunicato n. 16 di P101 Atlantici e filosionisti? No, grazie! Il 14 dicembre il Consiglio europeo ha deciso di rinnovare ancora una volta le sanzioni alla Russia. Il voto è stato unanime e, anche stavolta, l’Italia non ha fatto mancare il suo sì.