«Ora, se qualcuno volesse, in maniera del tutto strumentale, istituire un parallelismo tra le vicende di Luis Posada Carriles e quelle di Cesare Battisti, mostrerebbe, oltre che una deplorevole inclinazione a delinquere, di non aver compreso l’aureo principio, che, dal 1945, scandisce la Storia contemporanea: a seconda di chi agisce, quelle/i che, a prima vista, potrebbero sembrare stragi ed attentati, sono, in realtà azioni di autodifesa, compiute “Ad maiorem Occidentis gloriam”». (Nell’immagine Castro che mostra la foto di Carriles).
1) Quando a Cuba comandava il dittatore Fulgencio Batista, che aveva preso il potere con un colpo di Stato nel 1952, Luis Clemente Faustino Posada Carriles era solo un collaboratore segreto della polizia batistiana, destinato, probabilmente, a vivere per sempre nell’isola natia ed ad annoiarsi per la consueta routine: scovare gli oppositori, arrestarli, picchiarli, fors’anche torturarli, ma niente di più; inoltre, si sa che nessuno è profeta in patria.
Per sua fortuna, nel 1959, Castro prese il potere, costringendo Batista a fuggire nella Repubblica Dominicana, mentre molti suoi seguaci preferirono rifugiarsi nell’Eldorado di tutti i sinceri democratici: gli Stati Uniti.
Fu lì che, a partire dal 1961, Luis Posadas Carriles (d’ora in avanti: LPC) trovò la sua ragione di vita e la missione a cui consacrare la sua esistenza: rovesciare il nuovo Governo cubano ed assassinare Fidel Castro.
Deciso a far le cose per benino, divenne membro effettivo della CIA nel 1962 e frequentò la Scuola delle Americhe [2], all’epoca situata a Panama.
2) Essendo lo spazio tiranno, illustriamo solo le imprese più significative di LPC.
A) Nel 1961, partecipò all’organizzazione dell’invasione di Cuba da parte degli esuli anticastristi, supportati economicamente e militarmente dalla CIA.
Purtroppo, non sempre la Fortuna aiuta gli audaci; così, lo sbarco alla Baia dei Porci si risolse in un disastro totale, per la pronta reazione sia dell’esercito, sia della popolazione cubana.
Quest’ultima, affetta da miopia economica, rifiutò la generosa offerta di LPC e dei suoi amigos, che volevano ritrasformare l’isola nel casinò dei ricchi statunitensi, come era stata nei fulgenti anni di Fulgencio Batista.
LPC, comunque, mantenne salda la sua fede anticomunista e proseguì la sua missione.
B) Nel 1976, prese parte all’assassinio di Orlando Letelier, ex Ministro degli Esteri del Governo socialista di Salvador Allende, che fu ucciso a Washington.
C) “E’ ritenuto responsabile di una lunga serie di attentati, fra cui – insieme a Orlando Bosch – l’esplosione in volo di un aereo della Cubana Aviacion che provocò la morte dei 73 passeggeri” [3].
3) La nota umana ingratitudine fece sì che non tutti apprezzassero l’indefesso operare di LPC, che venne arrestato in Venezuela, dopo aver compiuto la meritoria strage anticastrista di cui sopra.
Per compensare una simile ingiustizia:
“… valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò; “ [4].
Così, il terzo tentativo di evasione di LPC andò in porto.
“Da allora si ritiene sia volato in Salvador per collaborare alla famosa operazione Iran-Contras e abbia poi continuato a organizzare una serie di attentati contro l’industria turistica a l’Avana negli anni ‘90” [5].
Tuttavia, se è vero quanto sosteneva Karl von Clausewitz:
“Non tutte le ciambelle riescono con il buco”, [6] è altrettanto vero che non tutti gli attentati finiscono con il botto, come sperimentò personalmente LPC:
“Nel novembre 2000 è stato arrestato a Panama dove stava preparando l’ennesimo attentato contro Castro e intendeva collocare 15 kg di esplosivo C4 in un campus universitario dove si sarebbero riuniti circa 2000 studenti” [7].
4) Ebbe, così, inizio quella che può essere considerata la fase maggiormente in sintonia con l’attualità della movimentata esistenza di LPC.
“Per questi fatti … Carriles è stato condannato ad otto anni di carcere da un tribunale panamense e poi graziato dal presidente di allora, alla scadenza del suo mandato” [8].
Nel 2005, essendo stato visto LPC in territorio statunitense, il Governo di Cuba chiese che venisse processato, mentre quello del Venezuela ne domandò addirittura l’estradizione.
Gli Stati Uniti, però, negarono la presenza di LPC sul loro suolo e si sa che il Governo statunitense è un Governo d’onore.
Ma: colpo di scena!
LPC in persona diede:
“… un’intervista tracotante nella città di Miami” [9].
Le autorità furono, pertanto, costrette ad arrestarlo, ma LPC reagì da par suo:
“… ha chiesto asilo politico agli Usa e, in subordine, ha chiesto “che al suo caso, venisse applicato il segreto di stato”.
Il governo Usa ha negato per tre volte l’estradizione al Venezuela, limitandosi a processare Carriles per immigrazione illegale, e infine assolvendolo da questo reato nel 2007” [10].
Essendo stata rispettata in toto la Legge (del più forte):
“Da allora … Posada Carriles, reo confesso di numerosi crimini su cui ha anche scritto un libro, circola libero per Miami …” [11].
Così, al sole della Florida, si gode la pensione, essendo nato nel 1928, maturata nel corso di un’intera esistenza di Anticomunista di professione.
Ora, se qualcuno volesse, in maniera del tutto strumentale, istituire un parallelismo tra le vicende di Luis Posada Carriles e quelle di Cesare Battisti, mostrerebbe, oltre che una deplorevole inclinazione a delinquere, di non aver compreso l’aureo principio, che, dal 1945, scandisce la Storia contemporanea: a seconda di chi agisce, quelle/i che, a prima vista, potrebbero sembrare stragi ed attentati, sono, in realtà azioni di autodifesa, compiute “Ad maiorem Occidentis gloriam”.
NOTE
[1] Manzoni Alessandro, “Carneade! Chi era costui?”, I Promessi Sposi; proprio all’inizio dell’VIII capitolo, don Abbondio si chiede chi fosse il Filosofo greco vissuto dal 214 al 129 a. C..
[2] La Scuola delle Americhe fu, per molti anni, il centro in cui gli Stati Uniti addestrarono gli ufficiali, “più affidabili” dei vari eserciti dei Paesi Latinoamericani; dal 1946 al 1984 fu situata a Panama; oggi, con un’altra denominazione, si trova a Fort Benning, in Georgia.
[3] Colotti Geraldina, Le Monde Diplomatique, p.23, recensione del libro di Micòl Savia e Pascual Serrano, Congiura contro Cuba, Edizioni Achab, 2010.
Si veda anche: LA SCUOLA DELLE AMERICHE.
[4] Manzoni Alessandro, Il Cinque Maggio, versi 87-90; “spirabil aere =un’aria più respirabile”.
Secondo alcuni interpreti, “cielo” andrebbe letto CIA, poiché, pur se all’epoca la CIA non esisteva, il Poeta è anche un veggente.
[5] Colotti, cit..
[6] Von Clausewitz Karl, Della guerra; questa frase, presente nel manoscritto, non fu pubblicata per le proteste dell’Associazione Tedesca dei Pasticcieri, che la ritenne lesiva dell’arte praticata dai suoi membri.
[7] Colotti, cit.
[8] Ibidem.
[9] Ibidem.
[10] Ibidem.
[11] Ibidem.