Dichiarazione del Fronte Nazionale Contadino Ezequiel Zamora (FNCEZ) e del Fronte Nazionale Comunale Simón Bolívar (FNCSB)

Domenica 1 Febbraio 2009

I piani dell’impero statunitense per cercare di fermare la Rivoluzione Bolivariana prevedono la formazione e l’insediamento in territorio venezuelano di bande armate controrivoluzionarie. Queste formazioni, chiamate con nomi come Aquile Nere, vengono piazzate alla frontiera con la Colombia, ma anche a Caracas, Valencia, Falcon, e nell’est del Paese grazie agli appoggi col narcotraffico, con  latifondisti, affaristi e di settori minoritari, corrotti e mercenari dei corpi di sicurezza statali.

 

La creazione di gruppi armati controrivoluzionari rappresenta un inquietante piano, molto ben progettato, che si va realizzando tappa dopo tappa e il cui obiettivo finale è  rovesciare il Comandante Chavez. Questo sebbene questi gruppi cerchino di accreditarsi come gruppi non politici, ma creati solo allo scopo di combattere la delinquenza. Questa è sicuramente una delle minacce più pericolose perché provoca nella popolazione confusione e incertezza. Il Governo e la Rivoluzione Bolivariana devono reagire contro questa minaccia.  

 

Nell’attuale situazione di passaggio per via delle riforme costituzionali, queste forze hanno affilato le armi per realizzare meglio il piano di destabilizzazione che cerca di frenare la netta e annunciata vittoria nel referendum costituzionale che garantisce la continuità della rivoluzione e del suo leader storico, il Comandante e Presidente Hugo Chavez.

 

Di fronte a questi fatti il FRONTE NAZIONALE CONTADINO EZEQUIEL ZAMORA, e il FRONTE NAZIONALE COMUNALE SIMON BOLIVAR esortano il popolo venezuelano ad entrare in massa nelle milizie nazionali bolivariane per fronteggiare assieme agli altri settori patriottici delle Forze Armate Nazionali questa minaccia alla sovranità nazionale, e propongono un PIANO STRATEGICO DI LOTTA ALLA VIOLENZA che abbia le seguenti caratteristiche:

 

  1. La formazione di una corpo di miliziani per lavori di pubblica utilità sotto il controllo del Comando Strategico Operativo delle Forze Armate Nazionali. Ogni Consiglio Comunale dovrà costituire il proprio.
  2. Una radicale pulizia interna degli organismi di pubblica sicurezza delle frontiere che sono pesantemente infiltrati sia da paramilitari che da narcotrafficanti. E’ ingenuo pensare di combattere e annichilire questa minaccia se non si agisce in modo netto contro chi la protegge e la fomenta all’interno dello Stato.
  3. Un piano speciale di formazione delle Municipalità nell’ambito della Missione 13 Aprile. Solo l’azione popolare, di un popolo cosciente e organizzato, sarà capace di resistere efficacemente ai fattori che generano violenza (bande, narcotraffico, paramilitari) che fanno parte del piano controrivoluzionario imperialista.

 

In conclusione esortiamo i sindaci, i governatori, il PSUV e i capi militari ad assumere il comportamento adeguato per sconfiggere questa minaccia allo stato.

Devono essere loro, comportandosi da veri leader, a condurre le azioni necessarie per sconfiggere questa minaccia, che rappresenta la prima tappa di un’invasione Statunitense. Devono raddoppiare gli sforzi per la vittoria del SI, il SI al cambiamento….

   

LA VIOLENZA NON PASSERA’

UNITA’ POPOLO FORZE ARMATE PER UNA MAGGIORE SICUREZZA

CONTRO I DELITTI PARAMILITARI: POTERE POPOLARE!

TUTTI I PATRIOTI DENTRO LA MILIZIE NAZIONALI BOLIVARIANE!

SI ALLE RIFORME COSTITUZIONALI!

 

FRONTE NAZIONALE CONTADINO EZEQUIEL ZAMORA

FRONTE NAZIONALE COMUNALE SIMON BOLIVAR

 

Traduzione a cura del Campo Antimperialista