Chi è e che cosa vuole lo “zar della scienza USA”
Il suo nome è John Holdren. E dal 20 marzo scorso – quando Obama l’ha nominato Direttore dell’Ufficio della Casa Bianca per le politiche scientifiche e tecnologiche, Assistente presidenziale per la scienza e la tecnologia, nonché Co-Presidente del Consiglio presidenziale degli esperti in scienza e tecnologia – è ormai noto come “lo zar della scienza USA”. Docente di fisica poco più che 60enne, Holdren vanta un curriculum accademico di primissimo ordine (Massachusetts Institute of Technology, Harvard, Stanford, Berkeley), e i suoi interessi spaziano dai cambiamenti ambientali alle risorse energetiche, dalla proliferazione nucleare alle tendenze demografiche. In un mondo afflitto da problemi giganteschi che richiedono interventi urgenti, si potrebbe pensare che Holdren sia quel che si dice l’uomo giusto al posto giusto, no? Giusto.
Senonché, la prestigiosissima carriera di questo autentico guru del sapere a stelle e strisce presenta un piccolissimo neo: nel 1977, assieme a due suoi esimi colleghi di Stanford – i coniugi Paul e Anne Ehrlich: entomologo lui, demografa lei – Holdren ha infatti scritto un ponderoso saggio di oltre mille pagine intitolato Ecoscience: Population, Resources, Environment (Ecoscienza: popolazione, risorse, ambiente), in cui – “per salvare il pianeta” – si invoca l’avvento di “un regime mondiale che abbia potere di vita e di morte sui cittadini”.
D’accordo: in un momento in cui giornali e giornalisti (non solo italiani) hanno toccato il fondo dell’abiezione professionale perdendo ogni credibilità, la tentazione di liquidare la cosa come l’ennesima panzana travestita da “scoop” è irresistibile. Purtroppo – ripeto: purtroppo – non si tratta una bufala sparata per seminare allarmismo. È tutto vero: il libro in oggetto esiste sul serio e lo si può ordinare a questo indirizzo internet:
www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0716700298/ref=nosim/cryptogoncom-20.
Chi non intenda acquistarlo (costa 112,46 dollari) può verificare su questo sito, che ne riporta numerose pagine fotocopiate: http://zombietime.com/john_holdren. Scoprirà che Holdren sostiene tesi di questo tenore:
* dopo il secondo figlio, volenti o nolenti, le donne dovrebbero essere obbligate ad abortire, e gli uomini ad essere vasectomizzati;
* i figli illegittimi, ossia nati da madri single o adolescenti, dovrebbero essere loro sottratti a forza e affidati a coppie regolari;
* in linea generale, la popolazione dovrebbe venire sterilizzata tramite medicinali infertilizzanti immessi nell’acqua potabile o nel cibo;
* per legge, gli individui che contribuiscono al deterioramento sociale devono essere resi sterili;
* un regime planetario transnazionale dovrebbe assumere il controllo dell’economia globale e imporre altresì i più intimi dettagli di vita, usando una forza di polizia internazionale armata.
Che dire? Si potrebbe pensare che essendo trascorsi 32 anni dalla pubblicazione del libro, il professor Holdren abbia avuto tutto il tempo di sconfessarlo, o quanto meno di prendere le distanze dalle sue tesi più agghiaccianti. Niente di tutto questo. Nel corso di questi decenni, le posizioni neo-malthusiane e palesemente eugenetiche del suo autore si sono semmai radicalizzate. E allora è inevitabile trarre due conclusioni: 1) Obama è un uomo troppo colto e avveduto per non conoscere la visione ideologica di Holdren: se l’ha voluto a una carica così importante, sapeva quel che faceva. 2) Il radicalismo ambientalista di questo scienziato conferma la deriva di certo fondamentalismo verde: anziché una distribuzione meno scandalosamente iniqua delle risorse mondiali, si postula un genocidio preventivo degli indesiderabili, in modo che gli “happy few”, i pochi felici dell’Occidente opulento, non siano più costretti a occuparsi delle scorie sociali eccedenti, che inquinano e per di più hanno il pessimo vizio di fare figli.
Ora, il caso vuole che in questi giorni sia stata pubblicata Caritas in veritate, l’ultima enciclica di Benedetto XVI, tutta centrata sulla necessità ormai improrogabile di farla finita con una globalizzazione che sta distruggendo il creato e sacrificando il 90% dell’umanità alla voracità insaziabile del 10% privilegiato. Ma naturalmente, per quanto venato da tendenze nazistoidi, per i radical-chic Holdren rappresenta la scienza, e dunque è un alfiere del progresso, mentre Joseph Ratzinger – che difende il diritto alla vita di tutti gli esseri umani – è un patetico reazionario. Bruciare incenso alla Tecnoscienza, la dea che siede accanto al dio Mercato nell’Olimpo postmoderno, e sputare sui crocefissi – ossia sugli ultimi, inchiodati perché derelitti – è da sempre l’unica occupazione della sinistra al caviale.
Pubblicato su Prima Pagina del 14 luglio 2009