Prove di lotta di classe negli Usa? Una cronaca delle lotte nel Wisconsin contro l’attacco ai diritti dei lavoratori. Sotto tiro, tra le altre cose, i contratti collettivi di lavoro, il tutto “giustificato” dalla necessità di abbattere il deficit dello Stato.

dal Campidoglio statale, Madison, Wisconsin
1° marzo – In una lotta “tira e molla” dove l’esito finale non è ancora stabilito, la mobilitazione di massa per fermare l’aggressivo assalto ai lavoratori del governatore del Wisconsin Scott Walker è sempre più forte, visto che il confronto prosegue.

Il 1° marzo, mentre il governatore Walker pronuncia il suo discorso sui tagli in bilancio, quasi 100 giovani contestatori ancora occupano il Campidoglio statale. Migliaia continuano a protestare fuori.
La scorsa notte giovani nei sacchi a pelo danno vita ad una “Walkerville” fuori del Campidoglio, che ricorda la “Hoovervilles”, dal nome di Herbert Hoover, il presidente degli Stati Uniti ai tempi della crisi finanziaria del ’29 e della conseguente Grande Depressione.
In una temperatura polare, quelli fuori hanno sostenuto i valorosi lavoratori e giovani che sono rimasti dentro il Campidoglio. L’occupazione dell’edificio è ora alla sua terza settimana, contro l’antisindacale “legge di bilancio per il risanamento”, che spazzerebbe via i diritti di contrattazione collettiva dei lavoratori del settore pubblico, ridurrebbe l’ istruzione pubblica e altro ancora. 

In seguito alla grande battaglia del 27 febbraio e alla vittoria (vedi sotto), il governatore Walker ha improvvisamente violato l’accordo di aprire normalmente il Campidoglio il 28 febbraio, dopo la “pulizia”.
La mattina del 28 febbraio i contestatori che sono usciti per un caffè si sono trovati chiusi fuori con la popolazione, i lavoratori del Campidoglio e i membri eletti. L’edificio è stato improvvisamente sigillato. Ai lavoratori è stato comandato di saldare e serrare le finestre del pianterreno. Solo a quelli con l’ok di Walker è stato consentito di entrare. Questo è sembrato essere finalizzato a soffocare la protesta contro l’indirizzo di bilancio del 1° marzo del governatore.
Cheryl La Bash, un’attivista di Detroit che ha partecipato all’occupazione dal 19 febbraio, ha detto: “Il governatore ha preso misure draconiane che sono costituzionalmente illegittime. Ha infatti chiuso il Campidoglio al pubblico. Siamo stati in costante contatto con i coraggiosi giovani che stanno continuando ad occupare sia dentro che fuori, che riferiscono che le centinaia di striscioni e cartelli attaccati al muro restano intatti e che essi sono forti.”

Il Campidoglio appartiene al popolo

Il 27 febbraio lavoratori e studenti esultanti hanno festeggiato e danzato riempiendo il Campidoglio con canti di “Potere popolare – potere ai lavoratori!” e “Questo è ciò che sembra democrazia!” Essi hanno cantato “ Solidarity Forever” e “We Shall Overcome”. La scadenza delle 4 del pomeriggio per liberare il Campidoglio per la “pulizia” era passata. Molti delle migliaia che sono rimasti dentro hanno giurato di restare ed essere arrestati.
Sindacalisti veterani del sindacato dei Lavoratori dell’Acciaio si sono uniti agli studenti della scuola superiore e agli universitari. Persone che hanno affrontato il loro primo arresto sono venute con i figli. Centinaia di persone che hanno passato notti insonni sui freddi pavimenti di marmo avevano forgiato legami che li hanno mantenuti forti.
Prima della scadenza delle 4 infuriavano esternazioni, con i partecipanti che spiegavano perché erano venuti e cosa si sarebbe dovuto fare.
Quelli dentro sapevano che migliaia di persone stavano circondando il Campidoglio chiedendo di entrare dopo che le porte erano state chiuse.

Polizia di tutti i tipi di divisioni è stata impiegata: la polizia locale di Madison, la polizia statale e diversi uffici di sceriffi, compresa una squadra di S.W.A.T del Wisconsin del nord. Un deputato democratico ha esortato la gente ad andarsene. E’ stato ignorato.
I due piani inferiori erano pieni di manifestanti. Una gran parte sono andati al secondo piano: quelli che avrebbero sfidato l’ordine di andarsene, compresa una delegazione del clero locale e i più anziani leader sindacali. Vigili del fuoco e anche alcuni “poliziotti per il lavoro” hanno partecipato, mostrando la profondità e la forza di questo movimento.
Un anziano lavoratore del Wisconsin, che portava un cartello fatto in casa che diceva “Pulizia, Walker fuori dal Campidoglio del Wisconsin”, ha chiarito in questo modo : “Siamo solo stufi e stanchi. Molti di noi sono agricoltori che stanno svolgendo due o tre lavori solo per sbarcare il lunario. Walker dice che siamo oziosi. Come può chiamarci scrocconi? Walker non sa cosa ha fatto. Possiamo restare qui per sempre, per tutto il tempo necessario”.

Il sentimento di quelli che protestano contro il disegno di legge antisindacale si è trasformato in un movimento per revocare Walker e che ha ottenuto un sostegno ampio e profondo.
Come ha dichiarato un barista locale “Questa è guerra di classe. Non si tratta solo di Walker, ma di una lotta contro i Tea Party e i ricchi.”
Armando Robles, presidente dei Lavoratori Uniti del Settore Elettrico di Chicago, che hanno guidato con successo l’occupazione dei lavoratori del settore Infissi di Chicago, ha parlato alla folla durante il festeggiamento in Campidoglio. Ana Marie del FIST –  Lotta all’imperialismo – Stiamo insieme, traduceva.
La lotta in Wisconsin ha ottenuto sostegno nazionale non solo da parte del movimento sindacale ufficiale, che ha tenuto proteste in tutto il paese, ma anche da parte di gruppi di organizzazioni di base come il Bail Out, il Movimento popolare e la comunità per i diritti dei migranti, che hanno invitato ad un ampio sostegno.

Studenti ed insegnanti sono stati la scintilla iniziale e una importante spina dorsale della lotta. Michael Landers, docente per la formazione speciale nella Scuola Superiore Tecnica di Melwaukee e membro dell’Associazione dei Docenti per Formazione di Milwaukee, ha partecipato a numerose proteste contro la legge di Walker a Madison presso il Campidoglio statale e anche a Milwaukee.
Egli ha esclamato: “Sono tanto orgoglioso del fatto che ci siamo sollevati collettivamente e abbiamo trovato la nostra voce di fronte a questo palese attacco a studenti e lavoratori. Il senso di uno scopo comune, la fratellanza e la solidarietà sono stati incredibili. Io non sono mai stato parte di un così variegato e unito movimento, e mi sento grato di poter contribuire alla lotta. Non sono mai stato più sicuro del fatto che il popolo unito non può essere sconfitto.”
Il momento culminante di oggi non è venuto fuori dal nulla. Manifestazioni di massa si sono tenute prima in Wisconsin e poi in tutto il paese. I senatori statali democratici sono scappati, rifiutando di partecipare al voto del Senato, rendendo in pratica impossibile la legale approvazione della legge facendo mancare il numero legale.
Il popolo è intervenuto. Gli insegnanti si sono dichiarati malati per una settimana, chiudendo le scuole in 20 distretti. Quelli che hanno occupato il Campidoglio hanno usato ogni tattica creativa a loro disposizione per prevenire anche il voto dell’Assemblea, dove il passaggio era assicurato. I deputati del Partito Democratico hanno portato più di 100 emendamenti al progetto di legge. Ma è stata l’incredibile sollevazione e la tenacia della gente che ha tenuto sul fuoco i piedi di questi legislatori. Ben 7000 persone hanno dimostrato tutto il giorno.

Raduno di 150.000 persone a Madison il 26 febbraio

Il 26 febbraio circa 150.000 persone sono venute intorno al Campidoglio, sfidando una tempesta di neve per partecipare “alla più grande protesta che avevano visto a Madison dai tempi della guerra in Vietnam.”
La solidarietà fra i sindacati dei lavoratori del settore pubblico e il settore privato è stata incrollabile. Il sostegno si è riversato in tutto il paese: 161 lavoratori sono arrivati in volo da Los Angeles, compresi infermieri, lavoratori di drogheria e i lavoratori dell’Unione Internazionale dei Costieri e dei Magazzinieri.
La Federazione Centrale del Lavoro del Sud ha approvato una risoluzione molto importante che ha confermato l’appello a votare lo sciopero generale se la legge passerà.

Ci sono ancora molti trucchi che Walker e i suoi sostenitori possono scatenare per forzare l’approvazione della legge o di sue parti. Per di più  Walker ha minacciato di licenziare 1.500 lavoratori statali se i senatori democratici rifiutano di tornare.
Walker si è paragonato a Ronald Reagan e chiamato tutto ciò il suo PATCO, facendo riferimento alla interruzione dello sciopero generale dei controllori di volo del 1981.
Un gigante addormentato si è finalmente risvegliato. Nessuno sa cosa avverrà durante la prossima fase di questa lotta, ma la lotta di classe negli Stati Uniti è emersa e questo è incoraggiante per tutti.

Bryan G. Pfeifer e Cheryl LaBash hanno collaborato a questo articolo.
Fonte: http://www.iacenter.org/labor/wisc030311/  
2 marzo 2011

Traduzione di Maria Grazia Ardizzone