E’ probabile che gli USA, alla fine del febbraio 1991 al termine dell’aggressione all’Iraq battezzata “Tempesta nel Deserto”, abbiano sganciato una bomba nucleare di 5 chilotoni o comunque un ordigno non convenzionale fra la città di Bassora e il confine con l’Iran, cioè nel sud del Paese. Perno dell’inchiesta è la testimonianza di Jim Brown, un ingegnere meccanico nella  decima divisione montana di Fort Drum che partecipò a “Tempesta nel Deserto” fino al 16 Febbraio  1991.

Tornato negli USA  iniziò ad accusare  strani disturbi e come altri veterani iniziò una lunga battaglia perché la sua malattia fosse riconosciuta.  Ritenne di essersi  ammalato a causa di un vaccino  contro l’ antrace che gli fu iniettato in Arabia Saudita.
Data la tradizionale strategia dell’ambiguità degli Stati Uniti in merito all’uso di armi nucleari o non convenzionali (ambiguità aggravata dal fatto che lì, a differenza che altrove, non è consentito alcun tipo di ispezione da parte di organismi internazionali), viste le rituali risposte fornite dal Dipartimento della Difesa USA, Rainews 24 ha iniziato ad indagare per conto suo. Ha così riscontrato che il  27 febbraio 1991 si verificò un evento sismico di magnitudo 4.2 (scala Richther) , corrispondente proprio alla forza di 5 chilotoni, registrato  da ben nove centri sismici proprio nella zona compresa fra Bassora e il confine con l’Iran.
Altro indizio che rende meritevoli di approfondimento e verifica le dichiarazioni di Brown è stato l’incremento più che esponenziale di tumori, anche rari, nella popolazione interessata.
Chi scrive si è recato più volte in Iraq e ha potuto constatare, attraverso dolorose visiti negli ospedali quasi totalmente paralizzati dal crudele embargo seguito appunto alla Tempesta, che i tumori sono talmente diffusi da far pensare che siano contagiosi, mentre si sa che le patologie oncologiche non danno luogo a contagio. Ma oltre ai tumori chi scrive ha potuto vedere come ripetutamente vengono al mondo degli esseri colpiti da malformazioni tali che rendono impossibile qualificarli neonati. Esseri al cui confronto Quasimodo, il mostruoso gobbo di Notre Dame creato da Victor Ugo, è decisamente un bel giovanotto e che hanno una vita molto breve (fortunatamente, n.d.r.)
Si ritiene comunemente che tutta questa sofferenza sia stata provocata dall’abbondante uso di bombe e munizioni all’uranio impoverito, massicciamente scaraventate nel 1999 anche sulla Jugoslavia.
Ma qualcosa non quadra: infatti l’uranio impoverito provoca tumori, soprattutto quelli appartenenti alla famiglia delle leucemie, ma fino ad ora  né i militari coinvolti in aggressioni dove si è fatto ricorso a tali munizioni né la popolazione jugoslava hanno manifestato i tumori rari e le indescrivibili malformazioni che stanno massacrando gli iracheni, soprattutto i neonati.
E’ da sottolineare infine come, a parte Rainews 24 e altre testate minori, nessun organo della grande stampa occidentale abbia ripreso la notizia. Tutti allineati, coperti e soprattutto tranquilli: il Pentagono ha smentito!

La Redazione