Nell’aprile scorso esprimevamo il nostro giudizio sui tumulti che portarono alla defenestrazione del satrapo Kurmanbek Bakiev, e sottolineavamo come la rivolta combinasse una sporca lotta per bande tra lumpen-oligarchi, attriti geo-politici e pure fattori sociali legati agli squilibri regionali e alle differenze sociali cresciute dopo la cosiddetta “rivoluzione dei tulipani” del 2005.
Kirghizistan
Addio “Rivoluzione dei tulipani”. C’è voluta la sollevazione armata per cacciare Kurmanbek Bakiev, salito a sua volta al potere nel febbraio-marzo 2005 grazie alla combinazione di una congiura di palazzo, delle proteste di piazza e l’appoggio degli americani. Era la terza “rivoluzione colorata” delle serie, dopo quella delle Rose in Georgia e quella Arancione in […]