Le dimissioni presentate ieri dal premier giordano, autore di una contestata flat tax, difficilmente placheranno le proteste nella capitale e in altre città per la riforma fiscale e le misure di austerità annunciate dal governo uscente su pressione del Fondo monetario internazionale (nella foto: proteste ad Amman contro la riforma fiscale)
Giordania
Decine di famiglie di rifugiati siriani hanno trovato accoglienza a Nasser, un campo palestinese non riconosciuto dove da decenni vivono migliaia di profughi della Nakba e nella Naksa. Intanto la Giordania inasprisce le misure che frenano l’afflusso di nuovi profughi.
Sulla complessa situazione in Medio oriente pubblichiamo questo articolo dei compagni del LUPO (Lotta di Unità Proletaria – Osimo), uno sguardo piuttosto ampio ad uno scenario di guerra che negli ultimi giorni – con i ripetuti bombardamenti dell’aviazione giordana sulle postazioni dell’Isis in Iraq – tende ad allargarsi ulteriormente.
Giordania: aumentano le proteste contro il governo Anche ieri migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città della Giordania: oltre che ad Amman si è manifestato a Tafileh, Karak, Zarqa, Irbid, Jerash e Salt. I manifestanti chiedono le dimissioni del governo, lo scioglimento della camera e l’espulsione dell’ambasciatore israeliano in Giordania. Forti le […]
E’ un destino amaro per i milioni di palestinesi in esilio. Israele nega loro il «diritto al ritorno» e gli arabi non li vogliono. E notizie preoccupanti aggravano giorno dopo giorno un quadro di grande disperazione. Il quotidiano arabo al Quds al Arabi ha riferito nei giorni scorsi che si sono chiusi i lavori del […]