Samieh Jabbarin è stato scarcerato e messo agli arresti domiciliari.

Samieh Jabbarin e Ibrahim Mahajne sono stati scarcerati dopo 16 giorni (dal 10 febbraio, giorno delle elezioni del parlamento israeliano, al 26 febbraio). Restano però agli arresti domiciliari, particolarmente restrittivi, nelle case dei loro genitori a Um el Fahm.

Per Samieh ciò significa essere allontanato dai suoi amici, dal suo lavoro e dai suoi studi a Jaffa, dove egli abitualmente risiedeva.

Essi sono accusati di “aggressione alla polizia” durante la protesta contro la visita di alcuni sionisti estremisti a Um el Fahm. Le sole prove contro di loro sono le testimonianze di alcuni poliziotti che erano presenti.

Anche se l’evento è stato filmato, la polizia ha preferito non mostrare il video, presumibilmente per non rendere manifesta la propria violenza.

 

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