Presentiamo ai lettori italiani la traduzione in lingua italiana, da noi curata, del nuovo Manifesto di Hezbollah . Manifesto che segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, annuncò lo scorso 30 novembre. Ne informavamo i lettori, offrendone un commento, meno di un mese fa, in un articolo dal titolo Nessuna svolta . In quell’articolo sottolineavamo come Hezbollah avesse ribadito con estrema fermezza tutti i postulati strategici dai quali prese le mosse agli inizi degli anni ’80. Quali? «(1) l’Entità sionista israeliana va smantellata; (2) al suo posto deve sorgere una nazione palestinese con Gerusalemme capitale; (3) pieno e incondizionato sostegno alla Resistenza palestinese, la cui vittoria non si potrà ottenere per via negoziale (rifiuto dunque degli accordi a perdere sottoscritti sin qui da al-Fatah e dall’OLP da Olso in poi; (4) reiterazione dell’orizzonte strategico della Nazione araba, con relativa condanna dei regimi arabi che agiscono negli interessi degli Stati Uniti; (5) riconferma dell’orizzonte panislamico, ovvero dell’unità delle Resistenze islamiche, a prescindere dalla divisioni dottrinali; (6) amicizia con Siria e Iran, considerati due paesi di punta della Resistenza al sionismo e all’imperialismo; (7) consolidamento dell’orizzonte internazionale antimperialista e delle relazioni fraterne con tutte le forze che alla varie latitudini combattono contro gli Stati Uniti, considerati il pilastro dell’ordine imperialista e capitalista mondiale». A chi avrà la pazienza di leggere attentamente il Manifesto non sfuggiranno altri punti salienti, quali l’analisi della crisi economica mondiale, il giudizio sugli equilibri interni libanesi, la propoesta politca unitaria e nient’affatto settaria, il rapporto con la Resistenza palestinese, e la soluzione nuova adombrata alla scottante questione dei profughi palestinesi in Libano, ed infine l’assonanza con il discorso che svolgono le resistenze antimperialiste, socialiste e rivoluzionarie.

Buona lettura!

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