Seconda conferenza di Haifa, 28-30 maggio 2010

Da più di un secolo, il nostro popolo palestinese soffre a causa del furto dei propri diritti nazionali ed umani. La maggioranza dei Palestinesi sono profughi dispersi in tutto il mondo. Gaza, che è salda nella sua strenua resistenza all’occupazione, è sottoposta a un criminale assedio intensivo. Il regime razzista di occupazione continua la propria campagna di pulizia etnica contro il nostro popolo in tutto il paese per mezzo di confische, delle demolizioni di case e villaggi, del sequestro dei documenti d’identità, della privazione dei diritti di residenza e di matrimonio, della negazione del ricongiungimento familiare e della costruzione di muri e insediamenti. Tutti noi soffriamo a causa dell’oppressione, della discriminazione e della sottomissione coatta in tutti gli aspetti della vita sotto un brutale regime razzista.

Il nostro popolo palestinese ha scritto pagine eroiche nella lotta per difendere i propri diritti legittimi, in primo luogo il diritto al ritorno, finché non è diventato un simbolo del sacrificio per la libertà sia a livello arabo che a livello internazionale. La risposta israeliana è stata sempre una dura oppressione e altre guerre. La campagna di massacri dello scorso anno contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza ne è un esempio lampante… La loro aggressione ed occupazione non si è limitata alla Palestina, ma ha colpito anche  altri popoli e paesi arabi. Il pericolo di una guerra totale minaccia ancora la sicurezza della regione e la pace mondiale.

Anno dopo anno, vediamo come il cosiddetto “processo di pace” sia solo un camuffamento per i progetti di politica imperialista. Questo processo non contribuisce in alcun modo al ripristino dei diritti derubati al nostro popolo. È stato progettato solamente per sostenere il razzista regime sionista ed opera per perpetuare l’occupazione e per impedire il ritorno del rifugiati.
L’unico programma per alleviare le sofferenze del nostro popolo e per una soluzione del conflitto è quello di restaurare i diritti nazionali e patriottici del popolo palestinese, di adottare i principi della democrazia e dei diritti umani come base per una soluzione e di rifiutare e resistere contro la pulizia etnica, l’oppressione e il razzismo. Ciò significa il ritorno di tutti i profughi palestinesi in tutte le aree da cui sono stati espulsi e la costituzione di uno Stato democratico e laico sull’intero suolo nazionale palestinese.

Il 20 ed il 21 giugno 2008 si è tenuta la prima conferenza di Haifa per il diritto al ritorno ed uno Stato democratico e laico in Palestina. Ha suscitato un forte interesse ed è stata accolta molto favorevolmente tra gli attivisti ed i militanti politici e sociali che resistono al sionismo dall’interno (nella parte della Palestina che è stato occupata dal 1948), sia arabi che ebrei, così come su una più ampia scala a livello palestinese, arabo ed internazionale. A seguito del successo di questa Conferenza, siamo determinati a proseguire su tale strada per raggiungere i suoi alti obiettivi, verso la creazione di una coalizione internazionale che sostenga questo programma.

Il Movimento Abnaa el-Balad, come promotore della convocazione della prima Conferenza di Haifa, invita tutte le parti interessate, gruppi ed individui, a cooperare per il successo della seconda conferenza.
Siete invitati a partecipare ai preparativi per la conferenza, a sollevare suggerimenti riguardanti il programma della Conferenza, a partecipare e organizzare eventi e seminari, a mobilitarvi per la conferenza e a partecipare attivamente ad essa.

Insieme sulla strada,
Il Comitato Centrale del movimento Abnaa el-Balad
www.abnaa-elbalad.orgabnaaelballad@yahoo.com

(sito web della Prima Conferenza di Haifa: www.ror1state.org)