Almeno 35 persone —in maggioranza membri delle forze di sicurezza indiane impegnate nella campagna militare contro la guerriglia maoista denominata “Green hunt” (“Battuta di caccia”)— sono state uccise l’altro ieri nel distretto di Dantewada, nello stato del Chhattisgarh, mentre viaggiavano su un autobus militare. “L’autobus è stato gettato per aria 6 metri e quando è caduto ha creato un cratere di 3 metri”.
Questo attacco segue quello ancor più devastante del 6 aprile, quando vennero uccisi, in un’imboscata, 75 militari delle forze di sicurezza.
Sono migliaia le persone uccise nel conflitto tra esercito e ribelli maoisti, comunemente chiamati “Naxaliti”, dal villaggio Naxalbari, dove nel 1967 si accese la scintilla della “guerra popolare” promossa dai maoisti indiani.

Nel  video che potete vedere sopra, il discorso in cui il primo ministro Singh definiva la guerriglia maoista la “principale minaccia alla sicurezza interna dell’India”.