Sull’incidente ferroviario del 28 maggio nel Bengala Occidentale

G.N. Saibaba ed il PCI(maoista) rispondono alle notizie false diffuse dai media

Riguardo all’incidente ferroviario del 28 maggio nel Bengala Occidentale in cui sono morte 80 persone e duecento ferite, e al fatto che la stampa e i mezzi di comunicazione del nostro paese hanno attribuito la responsabilità alle forze che si oppongono alla guerra contro il popolo dell’India denominata Operazione Green Hunt, il Comitato Contro la Guerra Contro il Popolo dell’India diffonde questa smentita da G. N. Saibaba, professore all’Università di New Delhi e vicepresidente del Fronte Rivoluzionario Democratico dell’India.

La tragedia del 28 maggio 2010 che ha coinvolto il Gnaneshwari Express e un treno merci presso Kharagpur nel Bengala Occidentale, dove 80 persone sono rimaste uccise e 200 ferite è stata attribuita dai media al PC dell’India (maoista) e al Comitato Popolare Contro le Atrocità della Polizia (PCAPA). I media hanno diffuso notizie false senza scrupoli, per due giorni, accusando il PCI(maoista) e i Comitati Popolari. Alcuni partiti politici come il Trinomial Congress e il Partito Comunista dell’India (marxista) al governo si sono associati a queste accuse,  senza che ce ne fosse alcuna prova. È significativo che il Ministro dell’Interno dell’Unione P. Chidambaram abbia rifiutato di attribuire la responsabilità al PCI(maoista) e abbia pure dichiarato che non c’è prova di alcuna esplosione che abbia provocato l’incidente.

Il Ministro dell’Interno dell’Unione ha ordinato un’inchiesta per verificare ogni possibilità di sabotaggio. In giornata i dirigenti del PCI(maoista) hanno chiarito tramite una lunga dichiarazione che non erano responsabili della tragedia ferroviaria e che condannavano ogni possibile azione di sabotaggio da parte di ogni forza implicata nell’incidente.
Hanno espresso anche le loro condoglianze alle famiglie delle vittime. Anche il PCAPA ha chiarito che i suoi attivisti non sono implicati nell’incidente. Sospettano che il PCI (marxista) al potere sia implicato nel sabotaggio, che potrebbe essere un’azione disperata da parte sua per creare un orientamento dell’opinione pubblica contro i combattenti.

I media di proposito non hanno pubblicato la dichiarazione del PCI(maoista) continuando a  diffondere notizie e commenti falsi accusando il partito dell’incidente. Ora che ci sono i chiarimenti del PCI(maoista) e del PCAPA, i media ritireranno le loro falsità ed esporranno i fatti alla popolazione? Si scuseranno per aver propagato notizie false?
Questi due giorni di falsa propaganda sono serviti a diffamare il PCI(maoista) e il PCAPA.
Accludo notizie che riportano le dichiarazioni del PCI(Maoista) e del PCAPA dalle cronache locali di giornali nel Bengala Occidentale. Gli stessi giornali non pubblicano queste cronache nelle loro edizioni di altre città.

G. N. Saibaba

Dichiarazione dei maoisti sull’incidente ferroviario del Jnaneswari Express

Il seguente resoconto è stato pubblicato su Ananda Bazar Patrike del 29 maggio 2010, pag. 7, edizione di Calcutta. Ha la didascalia “I maoisti negano di essere implicati nei fatti e chiedono un’inchiesta”, è stato scritto da Prasun Acharyya.

La dichiarazione è a nome di Aakash, dirigente del Comitato Maoista dello Stato del Bengala Occidentale.

Venerdì notte il Comitato dello Stato del Bengala Occidentale del PCI(maoista) ha emesso il seguente comunicato: “Non siamo in alcun modo implicati nell’incidente. Non abbiamo provocato alcuna esplosione nella linea ferroviaria. Uccidere gente innocente sabotando linee ferroviarie non corrisponde alla nostra pratica. C’è sempre una ragione specifica che guida le nostre azioni, e delle nostre azioni ci assumiamo la responsabilità. Quando facciamo sbagli lo ammettiamo. Ora però ci vengono attribuite responsabilità per un incidente in cui noi non siamo implicati”. Il comunicato accusa il PCI(marxista) di diffamare i maoisti: “Il PCI(marxista) è ossessionato dalla prospettiva di una frana nel consenso elettorale per le prossime elezioni locali. Hanno quindi optato per la strategia di prendere due piccioni con una fava. Da un lato si tenta di spacciare noi per terroristi e di isolarci dal popolo, dall’altro attaccano il ministro delle ferrovie Mamata Banerjee dipingendolo come un incapace”. I maoisti non affermano direttamente che il PCI(marxista) sarebbe implicato nell’incidente. Hanno detto però che “simili disgraziati incidenti possono aver luogo nei prossimi giorni per diffamare Mamata e i maoisti”. Il Comitato dello Stato del Bengala Occidentale del PCI(maoista) condanna con forza l’atto e dice: “L’atto merita una condanna inequivocabile. Esprimiamo la nostra partecipazione alle famiglie colpite. Auguriamo anche ai feriti una rapida guarigione”.

dal Comitato contro la Guerra contro il Popolo dell’India – Firenze