Arrestato un attivista italiano dell’International Solidarity Movement proprio nel giorno in cui Renzi riceveva con tutti gli onori Netanyahu. La sua colpa? Documentare la violenza dei soldati sionisti. Ma Vittorio Fera non è un “marò”, ed il governo italiano tace.

(nella foto il soldato israeliano che stringe al collo il dodicenne Mohammed Tamimi)

Vittorio Fera è stato fermato venerdì scorso a Nabi Saleh, in Cisgiordania. Insieme a lui è stato arrestato anche un palestinese. In quelle stesse ore Renzi riceveva Netanyahu a Palazzo Vecchio. Secondo l’International Solidarity Movement (ISM), di cui Fera è membro, l’attivista italiano è stato arrestato mentre stava cercando di filmare l’attacco dei militari israeliani ad un ragazzino.

Si tratta dello stesso episodio che è finito sui media di mezzo mondo (vedi il VIDEO), nel quale un soldato israeliano stringe al collo, fino al limite del soffocamento, un dodicenne con un braccio ingessato. Il fatto è avvenuto sempre a Nabi Saleh – dove ogni venerdì si svolgono manifestazioni contro la colonia costruita sulle terre del villaggio palestinese – ed il ragazzo è stato liberato grazie al deciso intervento di un gruppo di donne.

Mentre l’ISM ha comunicato che Fera comparirà in tribunale domani, da notare il rumoroso silenzio del governo italiano. Un atteggiamento che non stupisce da parte di un esecutivo filo-sionista come quello di Renzi, ma che va denunciato con forza.

Una denuncia che tra le forze politiche parlamentari viene al momento dal solo M5S. Questa la dichiarazione dei deputati M5S della Commissione Affari Esteri:
«A 48 ore dall’arresto di Vittorio Fera il silenzio della Farnesina è diventato inaccettabile. Al momento, qualcosa è trapelato soltanto attraverso il consolato generale a Gerusalemme: decisamente troppo poco. Il ministro Gentiloni ha il dovere di chiarire le circostanze dell’arresto, i capi d’accusa rivolti dalle autorità israeliane al nostro concittadino e le sue attuali condizioni di salute. Inoltre, è doveroso che a Fera venga fornita dal nostro Paese tutta l’assistenza del caso».

E’ probabile che Vittorio Fera venga espulso nei prossimi giorni dalle autorità israeliane. I sionisti non vogliono che la violenza che esercitano come occupanti della Terra di Palestina venga documentata. Ma, anche se in questo momento altre vicende mediorientali tendono ad oscurarla, la Resistenza del popolo palestinese non si ferma. La lotta in corso a Nabi Saleh ne è un esempio.