«Il popolo yemenita sostiene gli Houthi. Ma la guerra non finirà»

Parla l’analista saudita Ali al-Ahmed, dopo l’uccisione dell’ex dittatore Saleh: «Il paese è cambiato, le logiche tribali non valgono più. Riyadh non vince perché non ha uomini sul campo. L’Iran presente con esperti e denaro». Foto: manifestazione a Sana’a per festeggiare la morte di Saleh

Il Kurdistan iracheno dopo la vittoria indipendentista

Cosa succederà adesso nel Kurdistan iracheno? Secondo alcuni osservatori non succederà nulla, dato che il referendum doveva servire anzitutto a tenere in piedi il corrotto regime di Barzani. In realtà è difficile che tutto possa continuare come se niente fosse. Non solo l’Iraq non riconosce l’indipendenza, ma pure Turchia ed Iran sembrano pronte all’azione. Ma […]

Esecuzioni a Mosul

Dunque, dopo 9 mesi di assedio, Mosul è caduta. Ma, come abbiamo già scritto, non sarà questo episodio – per quanto importante – a decretare la fine della Grande Guerra Mediorientale. Guerra che ha al centro, insieme ad altri fattori, lo scontro tra sciiti e sunniti.

Egitto: «Giulio era in mano dei servizi dal 25 gennaio»

Sei poliziotti e funzionari di intelligence raccontano alla Reuters le ore dell’arresto del ricercatore italiano, prelevato dalla polizia e portato nel compound dei servizi interni. La Nsa smentisce. Dubbi sul luogo dell’arresto: perché Giulio era alla stazione metro Nasser?

Siria: il «ritiro» russo guardando a Ginevra

I russi si ritirano dalla Siria? E’ presto per dirlo. Qualche commentatore si è già spinto a sottolineare il “tempismo” di Putin, ma ancora oggi gli aerei russi partecipano al bombardamento della città di Palmira tuttora in mano all’Isis. Che si sia di fronte ad un uno di quei ritiri annunciati, che in realtà durano […]

Siria: accordo a metà, ma è sempre guerra

Nel “Grande Gioco” mediorientale oggi è il turno della Turchia. L’esito delle elezioni in corso ci dirà forse quale ruolo giocherà questo Paese nei prossimi sviluppi della Grande Guerra Mediorientale, in particolare in Siria. Ed è proprio la crisi siriana, a maggior ragione dopo l’intervento militare russo, quella che vede i maggiori movimenti politico-militari. Di […]

Libia: Tobruk dice no al piano Onu

I repentini punti segnati dal califfato negli ultimi giorni fanno da cassa di risonanza al fallimento della diplomazia. Tra chi smania per intervenire c’è il premier italiano Renzi che al G7 ha ritirato fuori dal cilindro l’opzione militare come soluzione agli sbarchi di rifugiati disperati