Dal Comitato Occupanti e Senza Tetto – COST di Gallipoli riceviamo e pubblichiamo volentieri il comunicato stampa relativo al vergognoso atteggiamento del Comune e il testo del volantino che indice il presidio di protesta per domani 23 novembre, auspicando un’ampia partecipazione all’iniziativa e l’esito vittorioso di questa lotta.

  
COMUNICATO STAMPA

Oggi 20 novembre 2008 a Gallipoli si sarebbe dovuto tenere il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno, anche il punto sul diritto alla casa ed il blocco degli sfratti, in riferimento ai locali dello “Iacp” occupati da più di 20 anni da famiglie che da altrettanti anni chiedono con dignità una casa decente in cui abitare.

E’ ormai noto a tutti che a Gallipoli e non solamente in questa cittadina le amministrazioni comunali. Siano esse del centro destra che di centrosinistra,  invece di amministrare per il bene pubblico e dei ceti meno abbienti  hanno curato e curano altri interessi e priorità calpestando, puntualmente, i diritti minimi, essenziali della collettività, non avendo, di fatto, MAI, provveduto alla programmazione e costruzione di case popolari.
Oggi, infatti, il Consiglio Comunale è saltato! Il motivo Ufficiale? La mancanza del numero legale. La maggioranza del centro-destra, infatti, non si è presentata!!!
Proprio oggi che a seguire i lavori del Consiglio Comunale c’erano gli occupanti: donne, anziani, giovani coppie con bambini al seguito e rappresentanti della Lega salentina per il diritto alla casa e contro gli sfratti e che avrebbero voluto sentire dagli amministratori le loro posizioni in merito agli sfratti e, d’altra parte, far sentire le loro ragioni contro gli sfratti e per il diritto alla casa,
I cittadini, usciti dall’aula consiliare, sconfortati ma non piegati dalla situazione, hanno chiesto di poter parlare con il Sindaco e prendendo atto che nemmeno un consigliere comunale dell’opposizione era rimasto ad appoggiare tale richiesta, dopo più di un’ora d’attesa, hanno, di fatto, occupato la sala d’aspetto del Comune, anche perché il Sindaco da un lato non si preoccupava di dare una risposta circa una sua eventuale disponibilità nel riceverli, dall’altro dimostrava molta solerzia nel chiamare le Forze dell’ordine ed in numero spropositato, puntando sull’intimidazione e sulle minacce.
 Il clima, naturalmente inasprito da questa situazione, è talmente degenerato che, tra spintoni e minacce varie da parte di chi non voleva si discutesse del problema, una signora del COST (Comitato Occupanti e Senza Tetto n.d.r.) si è sentita male a tal punto che si è reso necessario l’interveto del 118, accompagnandola al Pronto Soccorso dell’ ospedale.
Ma nemmeno dopo questo triste episodio, il Sindaco o quanto meno un suo delegato, ha avuto la bontà d’animo di uscire da quella porta che rimaneva “PERMANENTEMENTE” CHIUSA, salvo il via vai delle forze dell’ordine, che a quel punto, rimanevano soli unici interlocutori possibili tra la cittadinanza ed il Sindaco.
Contro tutto ciò: l’arroganza della Giunta Comunale e la vigliaccheria dell’opposizione che non ha saputo né voluto dar voce alle giuste richieste dei cittadini in lotta,
 

INVITIAMO

tutti i cittadini e cittadine di GALLIPOLI e NON SOLO a far SENTIRE, in tutti i modi possibili:
– la loro opposizione alla Giunta Comunale gallipolina;
– la loro solidarietà ai cittadini/e in lotta;
– a partecipare al sit-in di domenica 23 novembre, in
  Piazza Tellini dalla ore 18,00 in poi, per far chiarezza
  su questi punti ed allargare la rete di solidarietà.

Per il diritto alla casa – la lotta continua
Gallipoli 20 Novembre, 2008.                                   

Per il  “COST” Gallipoli Rosario Attanasio

 

No sgomberi, No arroganza, No repressione. Lotta per la casa come diritto inalienabile di tutti i cittadini.                   

E’ grave l’atteggiamento del Sindaco di Gallipoli, tenuto in occasione del mancato consiglio comunale del 20 novembre. Dopo 4 ore di attesa in Comune, senza risposta e senza degnarsi di dare ascolto alle richieste da parte del comitato per un incontro informativo sulla questione rinvio Consiglio Comunale, malgrado il malessere dell’attesa della gente; Il Sindaco esce furioso dalla sua stanza perdendo, lui si, le staffe e non le famiglie di sfrattati come da lui riportato ai giornali, e con atteggiamento offensivo e lesivo della dignità delle famiglie presenti, minaccia e denigra tutti dicendo che vi era strumentalizzazione dei bisogni della gente, con fare minaccioso dice alle donne presenti: “con voi ci vediamo dopo e decido io quando vi devo incontrare e non voi”
Denunciamo all’opinione pubblica questo suo fare da “podestà”, lesivo dei diritti costituzionali della popolazione che chiedeva solamente di essere ascoltata.
La dimostrazione che noi non ci facciamo strumentalizzare sta tutta nel comunicato che abbiamo fatto alla stampa, dove diciamo chiaramente che anche l’atteggiamento della minoranza è stato di abbandono delle famiglie:
Quando si dice che si vuole affrontare i problemi della gente e si dice che si è solidali, crediamo che si dimostri con i fatti e non solo a parole o con comunicati sterili. Di fatto, i consiglieri di minoranza, (speriamo non doverli ringraziare con sottomissione visto che quello che hanno fatto, presentando una mozione in favore delle famiglie di sfrattati, la riteniamo un dovere di ogni amministratore), sono andati via dal comune malgrado sapevano che le famiglie avevano deciso di parlare con il Sindaco per avere informazioni nel merito, sapevano che vi era grande tensione dovuta a mesi e mesi di ansia con la paura di essere sbattuti in mezzo alla strada con bambini anziani ecc.
Qualcuno della minoranza si è lamentato perché abbiamo detto che hanno avuto un comportamento poco dignitoso: Ebbene, chi sta dalla parte della giustizia, quella vera; chi ritiene che le famiglie, visto le condizioni ampiamente pubblicizzate del  rischio sgomberi, vanno sostenute; chi è veramente in buona fede e non vuole strumentalizzare come và dicendo il Sindaco, eludendo di fatto, il problema reale;  chi si pone a fianco delle persone e dei loro diritti, non deve avere ne paura ne vergogna a sostenere ciò che è giusto.
Quindi: facciamo appello a tutti coloro che sono sinceramente democratici, che ritengono che questo sistema sociale ha toccato il fondo negando tanti diritti fondamentali per i popoli del mondo intero, a schierarsi con coraggio e unirsi alla giusta lotta degli sfrattati di Gallipoli, a firmare la petizione di solidarietà già firmata da oltre millecinquecento persone.
Facciamo appello ai pescatori, ai lavoratori della nettezza urbana, agli edili, agli studenti ad unirsi a questa sacrosanta lotta contro chi denigra, minaccia e rifugge dai suoi doveri di amministratore.

PARTECIPATE AL SIT IN – IN PIAZZA CARDUCCI
DOMENICA 23 NOVEMBRE 2008 ORE I8,00

FIP in proprio Viale Europa “COST” Gallipoli