1. La mobilitazione identitaria contro gli immigrati quale leva principale per poter garantire una maggioranza al regime neoliberale2. Il declino del Partito Sociademocratico in quanto partito dei lavoratori è stato bloccato grazie ai voti dei Verdi3. Un FPÖ moderato come appendice (quasi) dell’ÖVP4. Il fenomeno Kurz come bolla mediatica5. Il sistema politico resta sostanzialmente stabile6. […]
Austria
Elezioni presidenziali: lavoratori di destra contro borghesia di sinistra?Sulla perdita di consenso del regime neoliberale Il primo turno delle elezioni presidenziali è stato, nelle dimensioni in cui è avvenuto, uno shock inaspettato per la Grande Coalizione di governo composta da socialdemocratici (SPÖ, Partito Socialdemocratico d’Austria) e democristiani (ÖVP, Partito Popolare Austriaco).
Mentre le autorità austriache stanno mandando avanti i lavori al valico del Brennero per la “barriera anti-immigrati”, il ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil (socialdemocratico) ha rincarato la dose dichiarando:
Le classi subalterne rafforzano l’opposizione sociale, ma purtroppo in senso sciovinista Primo: il sistema dominante tiene ma perde consensi.Secondo: la protesta elettorale, che pur c’è stata, rimane entro il recinto sistemico. Terzo: uno slancio anti-sistemico, sociale e rivoluzionario, continua ad essere un pio desiderio.
Sotto il titolo “La crisi: un’occasione per una forza antisistemica?” si è svolto in Carinzia, dal 9 al 12 luglio, l’annuale seminario estivo della Sezione austriaca del Campo antimperialista, di cui pubblichiamo in sintesi le conclusioni.