Costruiamo una campagna antifascista e antimperialista in difesa della resistenza democratica in Ucraina!

Mentre il presidente ucraino Poroshenko, dopo la parziale sconfitta militare subita dalle sue truppe, offre alcune concessioni alla ribellione popolare del Donbass (uno status di autonomia per la regione); l’attacco agli attivisti di sinistra a Odessa dimostra che il regime di Kiev, pur di procedere sulla sua strada delle politiche neoliberiste e di adesione alla NATO e alla Ue, vuole schiacciare  qualsiasi articolazione democratica.

Nella notte di Venerdì 12 settembre, tre attivisti di sinistra, membri del Borotba, del Partito Comunista e della Gioventù Comunista, sono stati arrestati a Odessa da parte del Servizio di sicurezza interno (SBU), con l’accusa di terrorismo.

Gli arrestati sono Vladislav Wojciechowski (nella foto), un membro di Borotba sopravvissuto al massacro di Odessa il 2 maggio; Pavel Shishman, un membro del Partito Comunista di Ucraina; e Nikolay Popov, un membro della Gioventù Comunista.

Una dichiarazione sul sito di Borotba fornisce ulteriori dettagli circa l’arresto di Wojciechowski:

«Durante la ricerca nell’appartamento dove viveva, gli sono stati piazzati degli esplosivi.
Gruppi paramilitari nazisti di “auto-difesa” hanno partecipato al suo arresto. Vladislav è stato picchiato, ed è possibile che una confessione gli sia stata estorta sotto tortura. Attualmente è sotto la custodia dello SBU.

L’arresto del compagno Wojciechowski dimostra che il regime Poroshenko non è interessato alla pace civile, ma continua ad arrestare gli attivisti per motivi politici. Borotba (Lotta) chiede l’immediato rilascio del prigioniero politico Vladislav Wojciechowski!»

Wojciechowski è stato anche molto attivo nel movimento per la giustizia per le vittime del massacro di Odessa ed è stato uno dei redattori del sito www.2may.org.

Il  SBU accusa gli arrestati di far parte del “Armata Rossa Ucraina” e di piani per effettuare un attacco terroristico. I compagni arrestati insistono sul fatto che gli esplosivi e le armi sono stati piazzati dal SBU.

Il 14 settembre, un giovane studente, Ivan che decise di andare al quartier generale SBU a Odessa per chiedere la libertà per i prigionieri politici venne arrestato dal SBU.

Il comunicato di Borotba prosegue:

«Ivan, uno studente che ha chiesto il rilascio dei prigionieri politici Vlad Wojciechowski e Nikolai Popov, è stato arrestato il 14 settembre alle ore 14:00 nei pressi della sede del servizio di sicurezza dell’Ucraina (SBU) a Odessa.

Egli andò da solo con uno striscione, “Libertà per i prigionieri politici Vlad Wojciechowski e Nikolai Popov!” Due minuti dopo l’inizio della protesta, persone non identificate uscite dall’edificio SBU lo portarono alla polizia locale.

Lì gli è stato detto che questi compagni stavano preparando un attacco terroristico per far saltare in aria un ospedale. Lo hanno costretto a scrivere una dichiarazione e lasciare il suo indirizzo. E hanno messo a verbale. Ivan non ha alcuna relazione con Borotba e altre organizzazioni; ha saputo delle informazioni sulla detenzione dei compagni di cui sopra su Internet e si è offerto di aiutarli.
Chiediamo a tutti i sostenitori della campagna di contattare le autorità ucraine per chiedere la liberazione immediata dei quattro attivisti arrestati Odessa e di tutti i prigionieri politici».

da Solidarietà con la Resistenza antifascista in Ucraina

Traduzione a cura della redazione