Domenica 7 dicembre, si è svolta presso il centro “La Tenda” di Salerno la manifestazione del Comitato antifascista russo-ucraino orientale di Salerno “Libertà per il Donbass”.

Hanno partecipato: Lilija Rybkina, coordinatrice del Comitato, Nello De Bellis del MPL-Sinistra No euro e Svitlana Grugorciùk del Movimento Ucraini antifascisti di Napoli e dell’USB. Ha moderato, in  assenza di Francesco Virtuoso del M5S di Salerno, trattenuto da gravi impegni familiari, Nello De Bellis.

In apertura, dopo le presentazioni e i saluti, è stato proiettato il video di una conferenza del Prof. Andrea Catone sull’espansione ad Est della Nato negli ultimi anni tenuta il 13 settembre scorso presso l’Associazione “Maksim Gor’kij” di Napoli.  

Ha preso poi la parola Lilija Rybkina, la quale ha parlato del processo di formazione del Comitato a Salerno in cui donne straniere, lavoratrici e badanti si sono trasformate in soggetto politico locale ed internazionale, con l’aiuto dei compagni  del MPL e dei  cittadini salernitani del M5S, per diffondere l’informazione e la conoscenza delle cause e della realtà del conflitto nel Donbass tra la popolazione locale.

Nel  suo intervento ha denunciato la gravità del colpo di stato che ha deposto con la violenza il Presidente Janukovic, della pericolosità delle forze di estrema destra che hanno costituito il nerbo della protesta di piazza Majdàn e delle atrocità perpetrate nel Donbass da tali milizie e dall’esercito di Kiev contro una parte del suo stesso popolo, colpevole solo di parlare il russo.

Ha inoltre accennato alle ulteriori iniziative culturali e sociali che il Comitato intende intraprendere per la propria battaglia di verità e di libertà contro il risorto nazifascismo ucraino, l’inclusione forzosa del proprio Paese nel campo dell’imperialismo euro-atlantico e ribadito con forza il diritto   del   popolo del Donbass all’autodeterminazione per la salvaguardia della propria identità storica, linguistica e culturale e per uno Stato indipendente che, forte della sua battaglia antifascista, sconfigga le forze del capitalismo assoluto che oggi come ieri stanno tentando di soggiogare l’Ucraina e la Russia. Concludendo, ha invitato a sottoscrivere per il Comitato e le popolazioni colpite dalla guerra a cui è stato anche  indirizzato un documento di solidarietà.

E’ stata poi la volta di Nello De Bellis che ha tracciato un quadro storico-politico della situazione ucraina e illustrato i contenuti di un’interrogazione parlamentare al Governo elaborata in collaborazione col gruppo Movimento cittadini 5 stelle di Salerno che pure ricostruisce gli antefatti ed il complesso quadro storico da cui scaturisce la tragedia attuale e richiede al Governo una presa di posizione e delle decisioni precise a favore della pace e del rispetto dell’autodeterminazione della Repubblica del Donbass.

Ha proseguito parlando di quella in atto nel bacino del Don come di una battaglia non più di retroguardia, ma dell’avvenire poiché le popolazioni di quella regione combattono la prima battaglia contro la globalizzazione capitalistica dalla fine del Comunismo storico novecentesco con una precisa consapevolezza anticapitalistica ed antiimperialista che riattualizza e vivifica, rendendolo di drammatica ed epica validità il loro antifascismo. Di qui la pronta adesione del MPL al Comitato in quanto le politiche di massacro sociale dell’Unione Europea con le loro ripercussioni drammatiche anche in Italia e l’assalto al Donbass dall’altro sono due facce della stessa medaglia in cui è ravvisabile la stessa natura criminale del capitalismo assoluto e globalizzato.

Ha poi preso la parola Svitlana Grugorciùk, rappresentante dell’USB di Napoli e del Movimento degli Ucraini antifascisti del capoluogo, la quale ha illustrato l’intensa attività del Movimento antifascista ucraino presente a Napoli con frequenti manifestazioni che si ripetono quasi ogni settimana con buona visibilità ed incisività. Ha poi anch’ella, nel portare concreta solidarietà ai compagni di Salerno, denunciato con accenti vibranti la situazione del suo Paese lacerato da una crudele guerra civile fomentata dagli USA e dall’UE per occupare regioni di importanza strategica sul piano energetico, politico e militare per il capitalismo occidentale.

Ciò spiega – ha proseguito – la crudeltà che si è spinta a livelli di disumana ferocia con le stragi di Odessa e di Slavjànsk, perpetrate dai nazifascisti ucraino-occidentali, il cui scopo è l’espulsione in massa delle popolazioni russofone del Donbass per l’attuazione degli accordi segreti che cedono alle potenti compagnie petrolifere Shell e Chevron le ricche regioni contese. In questo scenario gli attuali  emuli di Bandera (Svobòda e Pravyj Sektor) sono funzionali ad un disegno di asservimento e spoliazione dell’intera Ucraina e di accerchiamento provocatorio della Russia, che ha reagito solo per difendere i propri corrilegionari ed i propri confini dalla strategia euroatlantica di un nuovo espansionismo ad Est. 

E’ prova  dell’asservimento  del Governo di Kiev al controllo occidentale il fatto che in esso siedano degli stranieri che non comprendendo né l’ucraino né il russo, impongono l’uso dell’inglese a tutti. Si è poi aperto il dibattito a cui hanno partecipato, esprimendo piena consonanza con le tesi dei relatori e solidarietà al Comitato e alle popolazioni del Donbass, esponenti storici della Sinistra salernitana (tra cui il compagno  Alfonso Natella) e del Movimento Cittadini 5 Stelle della città. Buona la partecipazione di pubblico (circa 50 persone) la cui composizione (Russi, Ucraini orientali, Italiani) può far parlare di una manifestazione riuscita e della nascita di un nuovo soggetto politico che muoverà sicuramente passi ulteriori ed importanti.