Dichiarazione di Ahmad Sa’adat, e dei suoi compagni di prigionia, sull’uccisione di Omar Nayef Zayed (nella foto) avvenuta all’ambasciata palestinese di Sofia

Ahmad Sa’adat, leader palestinese imprigionato e Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha rilasciato una dichiarazione insieme ai suoi compagni imprigionati del FPLP, riguardo all’uccisione del prigioniero liberato e compagno di Sa’adat – Omar Nayef Zayed – avvenuta nell’Ambasciata palestinese in Bulgaria nella mattinata dello scorso venerdì.

Sa’adat ha detto che Nayef Zayed ha lottato fino all’ultimo respiro per la Palestina, aggiungendo che il Mossad – i servizi segreti israeliani – le autorità bulgare e l’Autorità palestinese (rappresentata dal suo presidente Mahmoud Abbas), il ministro degli Esteri Riyad al-Malki e l’ambasciatore Ahmed al-Machbouh hanno tutti una responsabilità diretta in questo crimine.

Sa’adat ha dichiarato che questo crimine, in cui l’intelligence sionista e il ruolo dell’Autorità palestinese si sono unite, ricorda una serie di eventi e pratiche della stessa Autorità, in particolare l’imprigionamento di Sa’adat e dei suoi compagni di Jericho, il loro successivo sequestro dall’occupazione e l’attacco alla prigione, fino a quest’orribile evento all’interno dell’ambasciata palestinese in Bulgaria.

“La collusione dell’Autorità palestinese con l’intelligence sionista attraverso il coordinamento della sicurezza porta a reati gravi e risultati a cui l’Autorità non è estranea. È parte integrante nel proseguire il coordinamento sulla sicurezza e nel dipendere da un accordo con questo nemico criminale. L’assassinio di Nayef Zayed porta con sé molte domande e sospetti che devono essere investigati ed esposti: in particolare la mancanza di protezione formale per il compagno martire e l’assenza di sicurezza e di intelligence dell’Autorità all’ambasciata nel momento in cui la sua vita è stata presa. Ciò è particolarmente vero alla luce di quello che abbiamo appreso direttamente dal compagno attraverso la sua famiglia, cioè che era sotto costante pressione da parte del personale dell’ambasciata e dell’ambasciatore, e che l’ambasciatore stesso lo aveva più volte avvertito che il Mossad avrebbe potuto attaccare in qualsiasi momento”, ha dichiarato Sa’adat.

Ha inoltre fatto appello per un processo popolare di funzionari palestinesi responsabili degli eventi che hanno portato a questo crimine, affermando che è stato “premeditato”.

Il Segretario del FPLP ha anche detto che questo incidente solleva questioni circa la discussione su Nayef Zayed tra i funzionari palestinesi e il Primo Ministro della Bulgaria, che si sono incontrati con la dirigenza dell’ANP e Abbas in persona mercoledì di questa settimana.

Sa’adat ha concluso estendendo le sincere condoglianze sue e dei suoi compagni alla famiglia di Omar Nayef Zayed, che ha dato tanti martiri, prigionieri e feriti nella lotta per la liberazione della Palestina.

Fonte: Campaign to Free Ahmad Sa’adat
da Palestina Rossa