Cypriot press ha scritto la scorsa settimana di una grande esercitazione militare israeliana-cipriota. QUI Il video israeliano che mostra una operazione di Commando di Brigata israeliano impegnato in una routine militare di aggressione sui monti Trodos di Cipro.

Che cosa è successo? Com’è che i ciprioti – conosciuti per sostenere la causa palestinese – sono diventati una provincia dell’impero israeliano?

La risposta è: un accordo sul gasdotto Israele-Europa.
All’inizio di aprile abbiamo saputo qualcosa di una proposta per un pipeline sottomarino di 2.000 chilometri che collega i campi di gas situati in mare aperto tra Gaza e Cipro con la Grecia e forse con l’Italia.

L’accordo sul pipeline tra Israele, Italia, Cipro e Grecia lascia fuori sia i turchi che i palestinesi. Mentre Gaza sta affrontando una crisi energetica critica con l’elettricità che viene erogata meno di tre ore al giorno; Israele mira ad accaparrarsi miliardi di dollari con una importante riserva di gas naturale, situata al largo di Gaza e ben all’interno delle acque territoriali palestinesi (supponendo che tale termine esista).

Yuval Steinitz, Ministro per l’energia di Israele, ha salutato il progetto del pipeline dicendo che dovrebbe essere in funzione nel 2025 come “l’inizio di una meravigliosa amicizia tra quattro paesi mediterranei”. Naturalmente non tutte le nazioni mediterranee collegate sono entrate nell’accordo. Possiamo prevedere che questa sia la ricetta per un disastro: la pipeline e le installazioni per il gas sono solo i primi obiettivi. La regione è volatile. Cipro sta mettendo a rischio la propria sovranità. Potrebbe, in breve tempo, Dio non voglia, diventare il campo di battaglia per spietati operatori globali.

La leadership di Cipro si rende conto di dover diventare una provincia di Israele se vuole disporre di un gasdotto che spedisca il gas naturale palestinese. E come viene mostrato nel video, Cipro ora gode della protezione del suo fratello maggiore israelita. L’esercitazione militare congiunta israeliano-cipriota è stato effettuata per mandare un messaggio alla Turchia e ad altri giocatori della regione: qualsiasi tentativo di interferire con il loro progetto di rubarsi il gas, dovrà prima confrontarsi  con la brutalità militare israeliana.

Articolo pubblicato su ComeDonChisciotte con il titolo originario “Gerusalemme, Nicosia e la Terza Guerra Mondiale
Fonte: gilad.co.uk
Traduzione di Bosque Primario