Tutto il mondo è paese. Il business senza rischio delle autostrade piace molto anche ai potentati economici tedeschi. In Germania la rete autostradale è ancora pubblica, ma il lucroso modello italiano piace troppo ai pescecani della finanza teutonica. E con la riforma costituzionale del 2017, il governo di Berlino si è premurato di rendere possibile la privatizzazione.

Qui sotto un articolo di RT Deutsch, meritoriamente tradotto da Voci dalla Germania, ci parla della netta opposizione a questo progetto espressa lo scorso anno al Bundestag da Sahra Wagenknecht.


Sahra Wagenknecht: “le autostrade tedesche saranno la mucca da mungere per i profitti dei privati”

da RT Deutsch

Il Bundestag ha dato luce verde alla riforma costituzionale che secondo i critici darà avvio alla privatizzazione delle autostrade. Fra gli oppositori della riforma c’è anche Sarah Wagenknecht della Linke che nel suo discorso al Bundestag non le manda a dire.

Giovedì il Bundestag ha approvato 13 emendamenti costituzionali con la necessaria maggioranza dei due terzi. Fra gli emendamenti approvati c’è anche la riforma delle autostrade con la quale si trasferiscono le competenze dalle regioni al governo federale e che di fatto apre la strada alla privatizzazione delle autostrade. Su un totale di 603 deputati, 455 hanno votato a favore del pacchetto di leggi, ne servivano almeno 420. Mentre 61 parlamentari si sono astenuti, 87 hanno votato contro. Nei partiti di governo 47 deputati non hanno votato a favore dell’iniziativa di legge della Grosse Koalition.

Il dibattito che ha preceduto il voto si è fatto vivace quando Sarah Wagenknecht della Linke si è presentata davanti al leggio. Invano il suo partito aveva chiesto con un emendamento di escludere la privatizzazione delle autostrade dalla modifica della legge costituzionale. Con il pacchetto dei 13 emendamenti costituzionali, secondo la Linke, il federalismo sarà minato alla base e si aprirà la strada a una “nuova privatizzazione su larga scala delle funzioni pubbliche”. Wagenknecht ha definito il pacchetto legislativo come un “regalo d’addio avvelenato” della Grosse Koalition. Ha anche espresso l’augurio che quanti più elettori possibili “possano almeno assistere a questo gioco falsato”.

Il discorso del capogruppo della Linke è stato accompagnato da interruzioni, commenti per niente qualificati e risate di derisione dalle fila dei partiti di governo – sembrava come se alcuni parlamentari avessero confuso il Parlamento con un tavolo da osteria. Queste le parole a loro indirizzate:

Il fatto che l’aula sia così rumorosa mostra quanto siete toccati dall’argomento. Lo sapete bene, state ingannando l’opinione pubblica

Con la riforma costituzionale, la rete autostradale in futuro diventerà “la mucca da mungere per i profitti dei privati”. Con l’inserimento in Costituzione dei partenariati pubblico-privati (ÖPP) le banche e le assicurazioni otterranno delle opportunità di investimento “lucrose e prive di rischio”.

Con i sostenitori di questa legge di privatizzazione mascherata, la leader dell’opposizione è stata molto dura:

Ovviamente i desideri di redditività di Allianz e degli altri gruppi finanziari sono molto più importanti degli interessi dei cittadini – non si può trarre altra conclusione. Ciò accade in un quadro in cui queste imprese nel nostro paese hanno un potere enorme. Imprese che vi fanno avere con regolarità delle generose somme di denaro a titolo di donazione e che da molto tempo fanno pressione affinché lo stato possa sovvenzionare i loro profitti“.

Per questo sempre più cittadini ritengono che la politica sia “una manifestazione sempre più corrotta”. Wagenknecht ha parlato di “contratti vessatori per saccheggiare i contribuenti” e di un “pantano fatto di lobby, facili truffe e inganni senza freni nei confronti dell’opinione pubblica”. Ha anche accusato la SPD di volersi dedicare all’inganno con una “particolare intensità”.

Per il trasferimento delle competenze al governo federale i Laender avrebbero ricevuto “tangenti” per un valore complessivo di 9 miliardi di euro. Il gruppo parlamentare della Linke non intende partecipare “all’aggressione nei confronti del portafoglio degli automobilisti e dei contribuenti”, così Wagenknecht verso la fine del suo discorso. “Per questo votiamo no alla legge”.

QUI IL DISCORSO COMPLETO DI SAHRA WAGENKNECHT

da Voci dalla Germania