Vado subito al punto.
Fossi stato un senatore ieri mi sarei astenuto (in senato l’astensione equivale a voto contrario) sul disegno di legge che istituisce la “commissione contro razzismo e antisemitismo”.
La ragione è presto detta. In nome della sacrosanta battaglia contro razzismo e antisemitismo, questo disegno istituisce un organismo orwelliano in stile “Grande fratello” preposto al “controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo”, tenuto quindi “alla raccolta dei dati e la loro periodica pubblicazione”.
Un atto simbolico e politico gravissimo poiché di null’altro si tratta se non di un organismo preposto a spiare i cittadini e poi a suggerire la censura, con quindi la facoltà di suggerire sanzioni penali.
Si tratta, a ben vedere, di un provvedimento repressivo e anticostituzionale.
Mi fa specie dirlo ma Salvini ha ragione: “Non vogliamo bavagli e stato di polizia”, salvo dovergli rinfacciare che proprio lui, coi suoi “decreti sicurezza”, ha alimentato la paranoia sicuritaria e dato una spinta allo Stato di polizia che oggi biasima.
Dietro alla maschera del “politicamente corretto” la commissione stabilirà cosa è lecito e cosa non lo è, chi potrà esercitare il diritto della libertà di parola e di pensiero e chi invece dev’essere messo a tacere.
La decisione presa dalla maggioranza dei senatori, impossibile non vederlo, è ispirata ad un principio giuridico fascista (quello dell’odio), per la precisione s’ispira al Codice Rocco in particolare al dispositivo dell’art.415:
«Chiunque pubblicamente istiga alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico , ovvero all’odio fra le classi sociali, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni».
Le due parole chiave sono infatti “istigazione all’odio”. Cosa debba intendersi per “odio” saranno beninteso lorsignori a stabilirlo, quindi a decidere quali testate, quali siti o blog, quali pagine facebook o account twitter chiudere de jure.
Come ieri non potevi dire o scrivere, che so, “borghesia razza bastarda”, “vorrei ammazzare tutti gli sfruttatori”, “viva la lotta di classe contro il capitalismo”; lorsignori vorrebbero mettere fuori legge non solo chi rifiuta l’atto metafisico di giurare amore eterno verso la setta religiosa ebraica, bensì tutti coloro che ritengono Israele uno stato illegittimo fondato sull’apartheid — Salvini ricordi quando a Gerusalemme facesti questo giuramento?. Vorrebbero spazzare via chi considera, giustappunto, il sionismo, un’ideologia razzista e suprematista.
Proprio come diceva Orwell il regime istituisce qui, in verità, una “neolingua” come mezzo per rimpiazzare le vecchie abitudini mentali per rendere impossibile ogni altra forma di pensiero.
In nome dell’antifascismo, ecco a voi il fascismo, beninteso politicamente corretto…