Il momento giusto?

Non siamo certo tra coloro che non vedevano l’ora che il governo gialloverde naufragasse. Né siamo tra quelli che gioiscono per quello che considerano lo “smascheramento” dei Cinque Stelle. Sta di fatto che, al di là delle pur necessarie certificazioni anagrafiche, il decesso politico è ormai compiuto. E tutto è avvenuto nel peggiore dei modi […]

Tra i due litiganti il terzo gode

Ci sono diversi amici che non condividono la nostra decisione di voltare le spalle al governo. Essi dicono: “Se cade questo governo, quello successivo sarà sicuramente peggio”. Una posizione che una volta si sarebbe definita “menopeggista”. Non che in certe circostanze non sia necessario evitare il peggiore e tenersi il meno peggio.

Così non si va avanti

Comunicato n. 8/2019 del Comitato Centrale di P101(1) La grande borghesia, per bocca del suo Cavallo di Troia nel governo, il ministro Tria, esulta per come è stata scongiurata la “procedura d’infrazione”: «E’ la correzione strutturale più grande degli ultimi anni».

La diabolica mossa di Conte

Modalità inusuale quella scelta da Conte per scatenare la crisi di governo. Di norma, dato che siamo una Repubblica parlamentare, il Presidente, se ritiene di non avere la fiducia dei partiti che lo sorreggono, convoca il Consiglio dei ministri e quindi si rivolge alle Camere. Ma siccome va di moda il populismo, egli, intervenendo a […]

La nostra linea in sette punti

Comunicato n. 6-2019 del Comitato centrale di P101 IL DOPPIO RISULTATO Alle porte di elezioni europee che l’élite eurocratica aveva trasformato in un referendum pro o contro la sua supremazia invitammo ad un voto contro l’Unione europea, augurandoci dunque la tenuta del governo giallo-verde. Mentre a livello europeo il variopinto blocco a guida eurocratica ha […]

Sulla posizione elettorale di P101

Specchio specchio delle mie brame, chi è il più populista del reame? Dipende. Ieri il duello è stato vinto da Matteo Salvini che a margine dell’inaugurazione della sede di Cdp a Verona ha dichiarato:

Cade il governo?

Il dissidio in seno al governo giallo-verde non è solo una pantomima, e nemmeno, come sostiene l’amico Marco Zanni, una “scaramuccia”. E’ una contesa reale, profonda, tra le due frazioni del campo populista, spinte a fare blocco malgrado diano sostanza politica ad aspirazioni sociali e ideali diverse, anzi potenzialmente opposte.

Il governo Tria-partito

L’avevamo scritto subito: quello presieduto da Conte non è semplicemente il governo gialloverde. In realtà esso ha tre componenti, visto che, oltre ad M5S e Lega, è presente anche la Quinta colonna voluta da Mattarella per chiudere la crisi di maggio. Ed il primo rappresentante di questo “terzo partito” al governo è Giovanni Tria.

Salvini? Una schiappa

Il Presidente cinese ha dunque lasciato l’Italia dopo aver stipulato col governo Conte ben 29 intese, istituzionali e commerciali. Confermo il giudizio positivo che ho dato l’altro giorno: MEGLIO LA CINA CHE GLI U.S.A.

Cambiare agenda (basta Tav)

Non se ne può più. La recessione è ormai una certezza, i dati sui costi dell’euro sono spaventosi, quelli sull’andamento dei salari pure (e la Cgil se ne è accorta solo ora…), ma in Italia si discute del Tav. Dall’Europa arrivano minacce a raffica, il Paese rischia di essere costretto a nuove torture austeritarie, ma […]