Caso Electrolux: il vero cuneo è quello dell’euro

L’articolo di Andrea Ricci, che proponiamo di seguito, è stato scritto prima che l’Electrolux annunciasse – ieri l’altro – una sorta di “piano B” incentrato sulla richiesta di denaro pubblico sotto forma di “decontribuzione”. Questi sviluppi, tutti da verificare, non cambiano comunque il senso della tesi che Ricci esprime in questo scritto.

Il tabù di Alexis

Almeno sulla stampa, Alexis Tsipras appare come il personaggio del momento. Il tempo ci dirà per quanto, ma vediamo subito di capire il perché. Il leader di Syriza, nonché candidato alla presidenza della Commissione europea, sembra dire cose ragionevoli. Molto ragionevoli, forse un po’ troppo ragionevoli… E’ molto aperto, e di tutto dice di voler […]

L’unione bancaria (immaginaria)

La dis-Unione europea davanti alla sfida della nuova tempesta finanziaria Il Consiglio Ecofin [il cruciale dipartimento del Consiglio dell’Unione che si occupa di Economia e Finanza, Ndr] la notte del 18 dicembre scorso approvò un protocollo d’intesa sulla cosiddetta Unione bancaria.

Come l’Europa fortezza nega l’asilo ai rifugiati siriani

Amnesty International: «I leader europei dovrebbero abbassare la testa per la vergogna» Più di 2 milioni e 300.000 rifugiati siriani registrati a dicembre, il 52% dei quali minori di età, a cui si aggiungono almeno 4 milioni e 250 mila persone sfollate nel paese. In tutto, più di 6 milioni e mezzo di uomini, donne […]

Gli avversari sono lucidi, gli alleati un po’ meno

Sul libro di François Heisbourg, La fin du reve européen, Stock 2013 François Heisbourg non è “uno dei nostri”. Come si può capire anche solo dando un’occhiata a Wikipedia, si tratta di un membro delle oligarchie europee, che ha condiviso le scelte (costruzione di questa UE, creazione dell’euro) che hanno portato ai problemi attuali. Del […]

Poche idee, ma confuse

Una critica alla tesi dell’euro del sudA proposito di un documento della Rete dei Comunisti Il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli. E che dettagli! Al titolo altisonante – «Fuori dall’Unione Europea» – corrisponde infatti un documento fiacco, le cui parti condivisibili diventano lettera morta dentro la cornice in cui vengono inquadrate.

La prigione dei debitori

L’eurozona è in crisi per il debito privato più che per il debito pubblico La «prigione del debito» è la cornice che attanaglia l’economia europea, non solo quella italiana. Ma mentre si parla moltissimo del debito pubblico, quello privato – non c’è bisogno di dire il perché – fa assai meno notizia.

Le conseguenze del disamore (verso l’euro)

Dibattito sull’euro (9. Mimmo Porcaro) A fine primavera eravamo in pochi, a sinistra, a sostenere la necessità di rompere con l’euro, se non con l’Ue in quanto tale, facendo finalmente eco a coloro che già dall’inizio – onore al merito – avevano capito che l’euro era una iattura per i lavoratori europei.

Quel pasticciaccio brutto dell’euro

Dibattito sull’euro (7. Sergio Cesaratto) « […] Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.Codesto solo oggi possiamo dirti,ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.»