Ecco la rinascita di Alitalia

«Il documento su ALITALIA che qui sotto presentiamo in anteprima è di straordinaria importanza per chi voglia capire come stanno davvero le cose. Un’analisi e proposte preziose che danno ragione della resistenza dei lavoratori, smentendo il governo e dando una lezione ai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari».

Tsipras ha passato il segno

La maggioranza governativa del Parlamento greco (SYRIZA-ANEL) è pronta a votare a favore delle misure di austerità che daranno la luce verde all’Eurogruppo per concludere la seconda Revisione del terzo Macroeconomic Adjustment Program per la Grecia.

Macron e la guerra di classe dall’alto dei nuovi lib-lab europei

Esauritosi il coro di sospiri di sollievo con cui i galoppini del pensiero unico liberista hanno salutato la vittoria – tanto annunciata quanto scontata – di Macron contro il – presunto quanto acconciamente gonfiato – pericolo fascista incarnato da Marine Le Pen, qualche voce più avvertita comincia a levarsi anche nel campo dei vincitori per fare […]

La Francia indica la via (lettera a Eurostop)

Cari tutti compagni di Eurostop,Nel momento in cui stiamo tentando di “fare il salto”, ovvero sostenere il passaggio da coordinamento a soggetto politico unificato, ritengo sia ineludibile sciogliere un nodo che è preliminare a tutto quanto il resto.

Il bluff di Macron e le illusioni dei macronisti italiani

Intervistato su LA STAMPA di ieri, Mario Monti, capofila dell’agonizzante “partito tedesco”, mette in guardia i macro-entusiasti italiani a non farsi troppe illusioni: Parigi non si alleerà con Roma contro Berlino; non ci sarà da parte tedesca alcuna deroga alle politiche austeritarie, tantomeno accetterà politiche espansive basate sulla spesa pubblica.

Dove va la Francia?

Grazie al diabolico sistema elettorale francese — non a caso quello che Renzi tentava di affibbiarci con l’Italicum — una minoranza ha espugnato in Francia la presidenza della repubblica. [1] Macron aveva infatti ottenuto, al primo turno, 8 milioni e mezzo di voti, meno di un quinto degli aventi diritto.

Super-porcata M5S

Che i leader Cinque Stelle avessero recentemente preso il vizietto di cambiare posizione a seconda delle loro convenienze e per raccattare voti purchessia, l’han capito quasi tutti.

Un avvoltoio sulla carcassa italiana

Qualcuno ha  detto, rammaricandosene, che Soros sia stato ricevuto a Palazzo Chigi in maniera semi segreta, ma con gli onori di un primo ministro. Ma per questo sarebbe stato necessario che vi fosse un premier e invece c’era solo Gentiloni, a fare da mezzano per la svendita del Paese o di ciò che ne resta.