Non c’è più molto tempo davanti a noi

L’intervento svolto ieri da Moreno Pasquinelli [nella foto], del Consiglio nazionale di Programma 101, all’incontro internazionale di Parigi promosso da EReNSEP dal titolo “FRANCIA ED EUROPA DOPO BREXIT“.

Referendum: ricapitolando, perché NO!

Ventiquattro motivi per dire NO! 1. perché le regole si scrivono insieme, le “costituzioni di partito” sono proprie dei regimi totalitari e noi vogliamo una Costituzione repubblicana nello spirito e nella lettera

Il momento “Maria Antonietta” delle élite

Un articolo di Wolfgang Münchau sul Financial Times Come noto, il Financial Times è uno dei giornali che ha dato una mano a Renzi nell’opera di drammatizzazione del dopo 4 dicembre. Nondimeno il suo direttore associato, Wolfgang Münchau, mostra una notevole lucidità nel segnalare la cecità delle élite, incapaci di darsi una ragione sul perché […]

Su la testa!

«Su la testa! Quando è troppo è troppo, e c’è sempre un momento in cui la montagna delle menzogne del potere genera una risposta popolare all’altezza della situazione. Questa risposta ci sarà il 4 dicembre. E quanto maggiore sarà il vantaggio del NO, tanto più forte sarà la scossa ad un sistema politico marcio e […]

Il testamento politico-filosofico di Costanzo Preve

Diamo un titolo molto impegnativo a questa lettera del giugno 2009 di Preve ad un amico francese. Impegnativo ma non sbagliato. Dopo il 2009 Preve continuò, malgrado la malattia, la sua indomita battaglia teorica e filosofica — fino alla sua ultima fatica: Una nuova storia alternativa della filosofia. Il cammino ontologico-sociale della filosofia —, ma questa […]

Vinceremo, malgrado la paura

Leonardo Mazzei, il 18 agosto scorso scriveva: «Tutto come previsto. Le oligarchie euroatlantiche stanno con Renzi e iniziano a giocare la carta del terrore», prevedendo che alle porte del referendum la campagna di intimidazione si sarebbe accentuata.

Hasta siempre Fidel!

Scampato a numerosi tentativi di ammazzarlo da parte della CIA, sopravvissuto alla catastrofe del crollo dell’Unione Sovietica, Fidel Castro si è dovuto arrendere, non senza opporre un’accanita resistenza, all’unico nemico che non lascia scampo.

Perché brucia Israele?

Il paesaggio rurale di Israele è saturo di alberi di pino. Questi alberi sono una novità per la regione. Quegli alberi di pino vennero introdotti nel paesaggio palestinese nei primi anni ‘30 dal Fondo Nazionale Ebraico (JNF) nel tentativo di “rivendicare quella terra”.